Sono i due quartieri storici che si guardano l’un l’altro e si tendono la mano, in una linea ideale che parte dalla chiesa di Santa Chiara e finisce con quella di San Biagio, con un occhio verso Civitanova e Sacca e l’altro verso il corso e la “zona Fiera”. Lancianovecchia e Borgo, così vicini ma così diversi, negli anni si sono modificati, evoluti ed, in alcuni casi, hanno lasciato parte di sé indietro in cerca di una nuova vita che li potesse rendere al centro della città, non solo geograficamente.
Avrebbero entrambi una forte vocazione commerciale, gastronomica e turistica ma purtroppo negli anni, piuttosto che imporsi economicamente sul tessuto della città, hanno visto scomparire quelle attività che c’erano o resistere a fatica quelle presenti.
Minimo comune denominatore, croce e delizia: la Ztl. E se a Lancianovecchia alcuni residenti sarebbero anche disposti a rinunciare ad un po’ di comodità su 4 ruote in favore della bellezza e della vivibilità del quartiere, non sono della stessa idea alcuni proprietari delle attività ristoratrici e quanti lavorano o vivono nel quartiere Borgo. Corso Roma, negli anni, è a tutti gli effetti diventata una vera e propria strada di raccordo tra il quartiere Cappuccini ed il centro, ma in realtà era stata progettata come strada pedonale. Oggi avrebbe quindi più senso riportarla alla sua vocazione originale, facendo prevalere il passeggio in quella che potrebbe diventare la nuova via dei locali a Lanciano? Non tutti sono d’accordo. I commercianti, da sempre contrari alla zona a traffico limitato, continuano infatti a pensare che la possibilità per le auto di transitare senza timore di orari o multe, sia per loro motivo di grande vantaggio economico.
Lancianovecchia, invece, con la sua bella via dei Frentani, in estate potrebbe diventare un ristorante a cielo aperto, così come accaduto con i Giovedì del Gusto, e vedersi valorizzare tutte le sue bellezze, in primis la Torre di San Giovanni e la chiesa di Sant’Agostino, restaurate grazie all’impegno dell’associazione Amici di Lancianovecchia. Ma d’inverno, residenti e ristoratori continuano a pensare che, non solo a causa del Covid, la Ztl andrebbe sospesa per agevolare chi vive il quartiere tutto l’anno.
Con i tanti palazzi, chiese e scorci caratteristici, i due quartieri sono senza dubbio tra i luoghi più belli in cui passeggiare per immergersi nelle tipiche atmosfere di un tempo perché in fondo, come dicono gli stessi residenti, “il quartiere storico ti abbraccia” e ti fa sentire in famiglia. In quell’abbraccio non mancano però debolezze. Le debolezze delle barriere architettoniche non ancora abbattute, dei vicoli bui, di palazzi storici fatiscenti e di locali sempre più vuoti in zone che [mar_dx] purtroppo non attraggono più come prima. Debolezze forse frutto di decisioni troppo imposte dall’alto e mai del tutto condivise, senza un reale ascolto dei diretti interessati.
Importanti gli interventi messi in atto nel quartiere Lancianovecchia, con i lavori a porta San Biagio, la più antica e l’unica rimasta in piedi della città, con la nuova pavimentazione di via dei Frentani ed il costante interesse economico, sociale e culturale dell’associazione Amici di Lancianovecchia nei confronti del cuore storico della città. Messo un po’ in disparte, invece, il quartiere Borgo con l’antica fonte pressoché abbandonata che, insieme alla Torrione Aragonese, potrebbe senza dubbio essere luogo pregiato di interesse turistico.
Insomma, molto è stato fatto ma tanto ancora c’è da fare perché un quartiere storico resiste e prospera solo se diventa d’élite. Ed è forse arrivato il momento di mettere in atto questo upgrade.