LANCIANO – «Da mesi nell’ospedale di Lanciano non si possono più effettuare spirometrie complesse (globali) e altri esami dell’apparato respiratorio poiché il macchinario è rotto e non viene sostituito».
Inizia così la nota di Giacinto Verna, consigliere comunale di Azione, in merito alla rottura dello spirometro in servizio al Renzetti di Lanciano, che da mesi non viene sostituito creando disagio ai pazienti.
«Sollecitato da utenti e cittadini», continua Verna, «ho verificato che, prenotando l’esame al Cup, si viene indirizzati all’ospedale di Chieti, dove però non c’è certezza sulla data poiché, alle liste di attesa che già c’erano, si sono sommate le richieste dall’area frentana e vastese, a cui prima sopperiva il servizio di Pneumologia di Lanciano. L’unica soluzione è, quindi, rivolgersi al privato. Nell’ambulatorio di Lanciano si effettuavano ogni anno alcune centinaia di spirometrie globali, un esame che permette di rilevare precocemente alterazioni della funzione respiratoria o di valutare un enfisema. E alle richieste di sostituire il macchinario rotto, pare che fino ad ora non ci sia stata risposta e che gli operatori possano lavorare solo con uno spirometro portatile, presente in ambulatorio ma che non risolve il problema: permette infatti di effettuare le spirometrie di base ma non esami più complessi, per i quali pure l’ambulatorio lancianese è stato accreditato dalla Regione, creando così un disservizio per quanti soffrono di patologie dell’apparato respiratorio e minando il concetto stesso di prevenzione sanitaria».
«Il presidente della Regione Marsilio ha voluto confermare, seppur non scelta dalla maggioranza degli elettori (non è stata infatti eletta), l’assessore Nicoletta Verì per dare continuità alla sanità abruzzese, sì la continuità per proseguire nell’operazione di svuotare di servizi essenziali i nostri ospedali e di costringere i pazienti a rivolgersi ai privati per curarsi», conclude infine Giacinto Verna.