“Cosa offre questa città, più di altre, tanto da pretendere una tassa di soggiorno?”. La domanda rivolta all’amministrazione comunale di Vasto proviene da un ex assessore: a formularla in un post pubblicato sul suo blog personale è l’architetto Francescopaolo D’Adamo.
“Se avessi saputo di partecipare ad un incontro su come si deve pagare la tassa di soggiorno e non su perché si deve pagare la tassa di soggiorno, sarei restato a casa.
Una provocazione: Si chiama tassa di soggiorno o tassa di pernotto? Perché a Vasto, almeno per quanto riguarda le piccole strutture, i turisti arrivano la sera e ripartono immediatamente la mattina successiva.
Non basta il golfo e non bastano nemmeno le altre bellezza naturalistiche e culturali cittadine a trattenere queste persone.
Se io passo davanti ad una vetrina e leggo Euro 9,99, invece di Euro 10,00, pur sapendo che è la stessa cosa e che nemmeno mi verrà reso il centesimo in più, psicologicamente sarò invogliato all’acquisto. Ora se un turista legge tassa di soggiorno e dovrà pagare 31 Euro invece di 30 Euro, sarà infastidito e a causa di questo “misero” euro di differenza, preferirà recarsi in un paese vicino dove questa tassa non si paga. Il più delle volte sarà lo stesso gestore che dovrà, per forza di cose, accollarsi questa tassa, gravando ulteriormente sul già misero introito (tra l’altro circoscritto ad un periodo limitato) .
Riconfermo quanto già detto ripetutamente in precedenza: cosa offre questa città, più di altre, tanto da “pretendere” una tassa di soggiorno?
Se riteniamo che le nostre manifestazioni abbiano valore, richiediamo una tassa di soggiorno per il giorno (o per i giorni) in cui questa manifestazione si svolge. Potremo così, oltre a ottenere un contributo per la realizzazione di quanto proposto, anche valutare il valore di richiamo che queste manifestazioni hanno sui flussi turistici.
Se un turista arriva la sera, attraversa come nel caso della mia struttura, strade sconnesse, sporche e buie, e riparte la mattina successiva, come si fa a chiedere la pur minima tassa di soggiorno?
Per entrare a Vasto? Un Fiorino! E tutti ridono … tranne chi ha investito tutti i risparmi per inventarsi una attività alternativa alla assenza di lavoro, una alternativa per la città che altrimenti non sarebbe esistita.