I gruppi consiliari di San Salvo Città Nuova, Lista Popolare e Per San Salvo replicano al Partito Democratico che in una nota stampa denunciava l’aumento delle tariffe della Tari. L’innalzamento è uno dei temuti effetti del blocco dei conferimenti al Civeta seguito al sequestro. Le tre liste accusano gli oppositori di aver riconosciuto l’inevitabilità degli aumenti in consiglio, ma di aver poi inviato il comunicato di tutt’altro tono.
“La coerenza è un valore – scrivono le tre liste – La serietà è fatta di coerenza. Ci dispiace dovere constatare che al Pd cittadino manchino entrambi. In consiglio comunale il Pd ha preso atto del fatto che il processo penale che ha portato al sequestro della terza vasca dell’impianto del Civeta ha determinato gli aumenti (contenuti nel limite che vanno dai 4 ai 6 euro) delle tariffe e che quindi alcuna responsabilità può essere addebitata all’amministrazione comunale”.
“Ma ecco il Pd uscire ancora una volta con un comunicato di accusa. Vorremo invece che ci spiegasse perché i commissari nominati dal loro partito hanno autorizzato il conferimento nel nostro territorio dei rifiuti campani, laziali e pugliesi e soprattutto perché il medesimo partito ha consentito all’impianto del Civeta di diventare anche la discarica del territorio frentano, senza che il nostro abbia ricevuto nessun beneficio in cambio”.
“Cari amici del Pd vi invitiamo ad assumere atteggiamenti che sono diversi dal vecchio modo di interpretare la politica e di dimostrare correttezza e responsabilità anche quando bisogna riconoscere delle colpe politiche come è evidente nel caso del Civeta. Usate per una volta il coraggio, se ne avete, di dire il vero”.