VASTO – «Le città e i loro porti hanno lunga vita e generano lavoro e aziende quando esistono aree retro portuali funzionali e accoglienti. In Abruzzo il porto di Vasto ha una banchina generosa che consente logistica e incrocia merci, materia solida e liquida. Ma non basta».
Con queste parole il sindaco di Vasto Francesco Menna si è espresso sulla questione delle banchine orami piene dell’infrastruttura portuale vastese. Menna ha fatto poi sapere: «Nell’immediatezza stiamo cercando di far incontrare le imprese che vogliono ingigantirsi con proprietari terrieri, per dare vita da subito ad aree di deposito e smistamento merci. Per il medio lungo periodo, invece, è necessario finanziare la Provincia di Chieti per realizzare la cosiddetta variante di Valle Cena che garantirebbe il collegamento stradale fra la zona industriale di Vasto, in prossimità dell’ ex Cotir, e Valle Cena, passando per Monteodorisio, Cupello ed arrivando alla zona industriale di San Salvo. Non ci sono né ponti, né gallerie, né violenze, né prepotenza ma solo lavori di manutenzione di una strada esistente. I terreni adiacenti alla strada verrebbero, quindi, destinati alle attività industriali e commerciali, senza incorrere nei giusti e legittimi vincoli dettati dalla legge di tutela della riserva, favorendo così l’arretramento della zona industriale di Vasto».
Il sindaco ha infine concluso: «L’arteria potrebbe essere destinata al traffico pesante, mentre la statale 16 Sud, Vasto – San Salvo, potrebbe divenire una grande strada del mare e del turismo. La progettazione esiste già ed è necessario ora sbloccare i 40 milioni di euro necessari per procedere con i lavori. Attendo con ansia la convocazione della Regione Abruzzo e del Ministero delle infrastrutture e trasporti».