VASTO – La guerra ci appare come un qualcosa che non ci appartiene, la vediamo sempre lontana, attraverso internet e
tv. Eppure esiste. Come quella Ucraina. Ma cosa accade quando le persone decidono di muoversi per aiutare “attivamente” ed entrare così in contatto con la realtà e le persone in difficoltà? Cosa succede quando i timori e le paure della gente che scappa dalla guerra invadono la nostra realtà quotidiana?
E’ quello che abbiamo cercato di testimoniare seguendo una missione umanitaria durata quattro giorni, partita da Vasto dietro iniziativa privata del magistrato Antonio La Rana e di sua moglie.
Un nostro reporter è salito sul pullman che ha viaggiato in direzione Cracovia per portare aiuti umanitari al popolo e all’esercito Ucraino, per poi far salire a bordo il maggior numero possibile di donne e bambini ucraini da portare al sicuro a Roma. Quattro giorni durante i quali abbiamo ascoltato le testimonianze dei profughi, toccato con mano le difficoltà, le ansie, la disperazione del popolo ucraino. Le abbiamo vissute con loro. E le condivideremo con voi nel reportage che domani vi proporremo su Zonalocale.