Stato dell’arte della terapia delle epatiti croniche virali con risvolti di pratica clinica nella gestione dei pazienti con cirrosi, HCC e dei pazienti da avviare al trapianto. Questo, in sostanza, il programma del convegno “Update epatiti virali da Hbv e da Hcv” organizzato dall’U. O. Malattie infettive P. O. Vasto per le professioni sanitarie (la partecipazione all’incontro assegna 7 crediti formativi). L’evento è previsto per sabato 3 ottobre presso il Palace Hotel di Vasto Marina, a partire dalle 8,30 (qui il programma).
“L’infezione da HBV e HCV – spiegano gli organizzatori – rappresenta ancora oggi in Italia e nel mondo la principale causa di malattia epatica cronica, responsabile di cirrosi ed epatocarcinoma e gravata da elevata morbilità e mortalità. Nonostante i notevoli progressi nella prevenzione e nella terapia che si sono registrati nell’ultimo ventennio, l’epatite cronica da Hbv e Hcv in Italia è in costante aumento, sia per il cospicuo e sommerso bacino endogeno di pazienti, che per la crescente presenza di immigrati provenienti da paesi ad alta endemia. L’introduzione dei farmaci ad azione antivirale diretta ha completamente rivoluzionato l’approccio terapeutico delle epatiti virali. In particolare per l’epatite da Hcv sono oggi disponibili 2 farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione (Sofosbuvir e Simeprevir) che garantiscono un significativo successo terapeutico, ma con costi economici non indifferenti. Luci ed ombre si alternano in questo nuovo scenario; è quindi importante fare il punto sull’impiego clinico più appropriato di tali farmaci in relazione al genotipo virale e alle caratteristiche del paziente, con l’obiettivo di scelte consapevoli nell’interesse del paziente e della comunità con una corretta allocazione delle risorse. Anche se più consolidato, l’uso degli analoghi nucleos(t)idici per la terapia dell’epatite B ha rappresentato una innovazione di impatto ugualmente rilevante. Pertanto, è utile effettuare un aggiornamento sulla corretta selezione del paziente e sulla scelta del più appropriato schema terapeutico”.
Durante il convegno, inoltre, “verrà ribadita l’importanza della prevenzione delle riattivazioni delle epatiti virali in tutti gli ambiti della medicina in cui viene fatto ricorso a terapie immunosoppressive. Saranno evidenziate le problematiche relative alle infezioni in gravidanza e alle epatiti virali nel paziente con immunodepressione da Hiv. Il convegno sarà un’importante occasione di confronto, di discussione e condivisione di esperienze tra le figure professionali abitualmente coinvolte nella gestione del paziente con epatite cronica virale”.