LANCIANO – Ieri notte si è chiuso il consiglio comunale alle 01.45, dopo una lunga discussione sul Documento Unico di Programmazione, DUP che racchiude gli obiettivi strategici dell’amministrazione comunale nel triennio 2024/2026. In nota i consiglieri di opposizione: Aruffo, Bendotti, Caporale, Cotellessa, Furia, Galati, Marongiu, Miscia, Verna:
«Sul DUP abbiamo constatato un atteggiamento meno arrogante del solito dalla maggioranza. Siamo parzialmente soddisfatti, visto che alcuni dei nostri 17 emendamenti presentati, frutto di un lavoro unitario e di squadra dell’opposizione, sono stati votati all’unanimità, andando a fissare e precisare meglio obiettivi importanti come sulla redazione del Piano per la mobilità sostenibile, sull’impegno a mettere in agenda la questione Torri Montanare, sull’aumento dell’offerta oraria della biblioteca ed anche a riproporre il tema della riapertura, a medio periodo, del cinema nel quartiere Santa Rita. Altri emendamenti respinti, invece, hanno comunque ottenuto impegni come sul Terminal Bus, sulle zone di rispetto scolastiche e sul miglioramento del collegamento TPL tra la stazione di Via Bergamo ed il centro Città – dichiara il consigliere comunale Leo Marongiu che prosegue – giovedì ci sarà la discussione sul bilancio ed abbiamo presentato due emendamenti per migliorare alcuni obiettivi fin troppo generici dell’amministrazione».
Per questo, negli scarsi investimenti per opere stradali e contrade, abbiamo proposto due emendamenti precisi che vanno a incidere per la collettività in zone ben definite: il rifacimento dei marciapiedi in Via Milano ed in Via del Verde per un totale di 250 mila euro e sulla rete fognaria nelle contrade di Torre Sansone, Torre Marino e Villa Elce per 300 mila euro.
Non andiamo a stravolgere l’impianto proposto dalla maggioranza ma a definire meglio obiettivi misurabili e che, invece che rappresentare un insieme di piccoli e talvolta impercettibili interventi, vanno davvero a migliorare la qualità della vita.
Infatti, impegni presi nei primi due anni vengono ancora rimandati alle prossime annualità, rischiando, di fatto poi di sparire davanti a nuove emergenze: è stato così sul rifacimento di Via Garibaldi che ormai è stato derubricato dalle opere previste a breve, al pari di fumosi intenti sul mercato coperto, sulla bonifica di Serre, su Lancianovecchia e speriamo che il prossimo anno non cambi l’impegno su Via Martiri VI Ottobre.
A livello sportivo, oltre al grande investimento sul Palazzetto dello Sport, per gran parte merito dell’Amministrazione Pupillo, non rintracciamo opere certe e viene tutto rinviato a non precisati fondi regionali e statali.
Stessa cosa dicasi per il dissesto idrogeologico che per questa amministrazione è significato solo un reticolato di rinforzo su Corso Trento e Trieste per rendere legale un parcheggio abusivo su area già critica.
Anche rispetto a immobili acquisiti di recente a patrimonio comunale non c’è un’idea, né traccia di investimenti, come sull’immobile acquisito dalla Asl o quello ricevuto dal compianto De Aloysio, mentre su altri come quello ristrutturato in Fiera con 100 mila di fondi Covid non c’è ancora una destinazione chiara dopo 30 mesi.
Sulla questione sicurezza e Tari, invece, c’è stato un confronto aspro tra maggioranza ed opposizione: L’ Assessore alla sicurezza Tonia Paolucci aveva promesso la Città dei sogni, la realtà è che le cose sono peggiorate in questi 3 anni come percezione in Città e contrade» commenta in aula il consigliere Lorenzo Galati.
«La Tari è aumentata di 800 mila euro in questi 3 anni di amministrazione Paolini – afferma dai banchi Giacinto Verna – questo è il dato nudo e crudo. Chi governa oggi, strillava ieri dai banchi dell’opposizione».