MELBOURNE – È stata inaugurata la fontana monumentale donata dal consiglio regionale alla comunità abruzzese di Melbourne. La cerimonia si è svolta al ”Casa d’Abruzzo club”, alla presenza di circa cinquecento italo-australiani provenienti da tutti i club abruzzesi in Australia.
Al taglio del nastro, il vicepresidente del consiglio regionale, Roberto Santangelo, il consigliere segretario, Sabrina Bocchino e il capo segreteria del presidente Sospiri, Bruno De Felice. Per l’Accademia delle Belle Arti L’Aquila, era presente il presidente Rinaldo Tordera elo scultore della fontana, Stefano Donatello, ex allievo Abaq e docente del liceo artistico di Lanciano. Per le autorità locali sono intervenuti, il ministro dello Stato Victoria, Lily D’Ambrosio e la Console italiana a Melbourne, Hanna Pappalardo. Anche il governo italiano ha voluto omaggiare gli abruzzesi d’Australia, attraverso una lettera del ministro alla cultura, Gennaro Sangiuliano.
Il progetto “Casa d’Abruzzo di Melbourne”, che prevedeva la progettazione e la realizzazione della fontana monumentale, con uno stanziamento di 75mila euro, è stato approvato all’unanimità dell’Assemblea legislativa abruzzese ed è stato istituito dalla legge regionale n.18 del 2021.
Nel suo discorso inaugurale, il presidente del “Casa d’Abruzzo club”, Fernando Cardinale, ha rinominato il monumento “Fontana delle quattro cannelle”, richiamando la memoria delle “99 cannelle” dell’Aquila. Santangelo ha ringraziato la comunità abruzzese per la straordinaria accoglienza: “le nostre radici sono indissolubili. L’Italia e l’Abruzzo non si sono dimenticate di voi e l’opera che abbiamo inaugurato, realizzata e ideata nella nostra regione e scolpita su pietra della Majella, è la testimonianza di un legame che continuerà nel tempo”.
Sulla stessa linea il consigliere Bocchino: “Melbourne è casa nostra. L’Abruzzo è casa vostra. Non dimenticheremo mai il calore di questa comunità e daremo tutto il nostro sostegno a ulteriori iniziative che mantengano salda l’identità italiana e inneschino collaborazioni economiche e commerciali”.