È stata scoperta stamattina a Gissi la lapide in ricordo di Remo Gaspari. L’occasione è quella del centenario della nascita del politico gissano conosciuto in tutta Italia per aver ricoperto a lungo la carica di ministro (ancora oggi tra i più longevi).
La lapide è stata apposta sulla facciata dell’abitazione di Gaspari sul corso che già porta il suo nome ed è stata scoperta dal figlio Lucio – che ha presentato anche il suo libro “fatto di racconti in prima persona e testimonianze dirette – e dal sindaco Agostino Chieffo.
La breve cerimonia è stata preceduta in mattinata dal convegno “Remo Gaspari e il suo Abruzzo” organizzato dall’istituto di cultura “G. Spataro” insieme all’amministrazione comunale e all’associazione Lu quart da pit alla presenza – oltre ai già citati Chieffo e Gaspari – di Giovanni Legnini, Raffaele Bonanni, Enrico Di Giuseppantonio e Licio Di Biase.
Un’occasione quella di stamattina per rievocare non solo lo storico esponente democristiano, ma una stagione politica ormai lontana “della quale possiamo però prendere diversi insegnamenti”.
Chieffo ha ricordato come Gaspari seppur oberato dagli impegni con il governo nazionale non abbia mai rinunciato alla carica di sindaco “perché gli permetteva di stare vicino alla gente e risolvere i problemi concreti dei suoi concittadini. Capitava così di vederlo in tv impegnato in un consiglio dei ministri e nel pomeriggio in qualche contrada gissana con i cittadini per parlare del potenziamento dell’illuminazione pubblica. In questa parte d’Abruzzo gran parte delle infrastrutture si devono a lui e oggi da sindaco è sempre più difficile conservare quello che ha fatto lui”.
L’ex segretario generale della Cisl, Bonanni, si è soffermato su una delle accuse mosse a Gaspari: “Cos’è il clientelismo? La povera gente chi la deve aiutare quando ha un problema? Il buon politico si allinea alle leggi ma risolve concretamente il problema”.
“Oggi il suo ricordo deve essere un insegnamento per il buon politico”, ha aggiunto Di Giuseppantonio, segretario regionale dell’Udc.
Legnini, commissario straordinario del Governo per la Ricostruzione sisma 2016: “Remo Gaspari e quella stagione politica ci hanno lasciato tre elementi ai quali ispirarsi per assolvere al meglio al proprio mandato politico a partire dal saldo riferimento ai principi costituzionali. Poi, mai dimenticare il legame con il territorio: tenere i piedi per terra, ascoltare il popolo e le esigenze del territorio… questi, come diceva Bonanni, a chi dovrebbero rivolgersi? Il terzo punto da tenere a mente è la cura dell’interesse generale e nazionale. Se un parlamentare si facesse carico solo delle istanze precedentemente citate senza farle combinare con gli interessi generali, non sarebbe un buon politico”.
Le iniziative a Gissi in onore del centenario della nascita – e decennale della scomaparsa – proseguiranno nel pomeriggio con l’inaugurazione della mostra fotografica nel museo etnografico comunale (ore 18.30).