E’ pronto? “Si, sono pronto”, dice sul pianerottolo della pinacoteca, mentre mette il piede sul primo gradino che lo condurrà verso l’uscita da Palazzo D’Avalos. Vasto è la prima tappa. Da qui parte la marcia di Luciano D’Alfonso verso le elezioni regionali. Il “sono pronto” è la conferma di ciò di cui si vocifera da tempo: dopo essere stato assolto dai giudici, l’ex sindaco di Pescara vuole tornare in campo. E puntare alla Presidenza della Regione Abruzzo.
Di fatto, la sua corsa elettorale inizia da Vasto, dalla partecipazione alla presentazione al convegno su La politica, i rappresentanti e i rappresentati, organizzato in occasione delluscita del nuovo libro del consigliere comunale Davide D’Alessandro: Manoscritti filosofico-politici. La vocazione critica del pensiero. Con D’Alfonso e D’Alessandro, nella pinacoteca della storica residenza dei marchesi ci sono il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e il giornalista Orazio Di Stefano, che modera il dibattito.
Nella sua relazione, l’ex primo cittadino di Pescara espone i primi concetti del suo programma: “E’ un valore il miglioramento, non semplicemente il cambiamento“, afferma D’Alfonso, secondo cui serve “un altro rapporto tra l’ente Regione e la comunità regionale”, fatta “non solo del capoluogo di Regione e dei capoluoghi di provincia, ma anche di città intermedie, come Vasto, Lanciano e Ortona”.
L’economia e la crisi – “Una volta – sottolinea D’Alfonso – chiunque si candidava forniva la sua ricetta per creare reddito. Nel primo trimestre 2013, per la prima volta in Abruzzo il differenziale tra imprese nate e imprese morte è negativo“. La differenza tra aziende e attività commerciali che hanno chiuso e quelle che hanno aperto “è di 1099 imprese. Non mi iscrivo alla categoria degli analisti e dei fotografi della situazione. Il mio compito è il miglioramento”. Poi una promessa ambiziosa: “Arriveremo in 5 anni a 200mila imprese, 10mila delle quali capaci di internazionalizzarsi”.
Edilizia selvaggia e acqua – D’Alfonso parla di due problemi che riguardano da vicino Vasto e il Vastese. L’inquinamento del Trigno e lo stop alla potabilizzazione dell’acqua del fiume che segna il confine tra Abruzzo e Molise. “Le regioni nascono attorno all’elemento acqua. Noi, invece, abbiamo i fiumi come portatori di malattia e non come elemento di vita, perché non si è intervenuto, non si è fatta una politica delle priorità”.
Nello statuto regionale vuole inserire “il diritto alla bellezza, alla veduta: quando costruisco un palazzo davanti alla finestra di una scuola, lo sa anche un bambino che gli ho tolto la veduta”.
Due volte chiede a politici e cittadini presenti di avere “lo sguardo lungo” perché “ce la possiamo fare. Ognuno faccia il proprio dovere. Obama, davanti alle bombe di Boston, ha fatto appello alla responsabilità di tutti”. La regione deve essere “un territorio in cui sia facile viverci”.
Foto – Il ritorno di D’Alfonso: da Vasto inizia la corsa alla Regione
E’ partita da Vasto la corsa di Luciano D’Alfonso verso le elezioni regionali. L’ex sindaco di Pescara è pronto a candidarsi alla carica di presidente della Regione Abruzzo.