Sono 9. “Suonano un concerto in Re bemolle”, spiega don Gianni Sciorra. Le ha accordate il compositore vastese Raffaele Bellafronte, “che le ha pensate e messe insieme”, sottolinea il parroco della chiesa di San Paolo Apostolo. La parrocchia più grande di Vasto, “con oltre 10mila residenti”, non ha solo un nuovo campanile, ma anche un nuovo concerto di campane: si chiamano così i complessi campanari che producono non semplici, singoli suoni, ma un’armonia.
Quelle di San Paolo sono state colate dalla fonderia Allanconi di Ripalta Cremasca, in provincia di Cremona. Realizzarle è stato possibile grazie a un discreto numero di donatori, i cui nomi sono impressi a rilievo sul ventre di ogni campana: “Gianni Petroro e famiglia”, “Anna Marrocco in memoria del marito Maurizio Zanella”, “Angela De Dominicis e Pietro Falcucci”, “Michele Monteferrante e famiglia”, “in memoria di Daniela Salvatorelli”, “Piersilvio, Rosaria e Natalino Marcucci”, “Maria Luisa, Gianni e Roberta in memoria dei genitori Matilde Roberti e Armando Sciorra”, “Celidonia D’Anniballe e Maria Di Silvio” e “il contributo degli uomini e delle donne di buona volontà che donano il proprio tempo e le proprie capacità a servizio di questa comunità parrocchiale”. Ogni campana è dedicata a un santo: San Pio da Pietrelcina, San Giuseppe, Sant’Angostino, San Tommaso Apostolo, San Giovanni Paolo II, San Paolo Apostolo, Santa Maria di Pennaluce, Santa Teresa di Calcutta. Stamani la benedizione, davanti a centinaia di fedeli e alla presenza delle autorità civili e militari, dei rappresentanti di forze dell’ordine e associazioni combattentistiche e d’Arma. “Speriamo di poterle sentir suonare per la prima volta alla vigilia di Natale”, è l’auspicio di don Gianni. “Da oggi – scandisce il sindaco di Vasto, Francesco Menna – questo è il quartiere San Paolo, non è più la zona 167″.