Il piccolo Thomas potrà avere a Vasto le cure necessarie per l’autismo. Marie Hélène Benedetti, la madre del bambino di 3 anni e 2 mesi, ha vinto la battaglia intrapresa insieme all’avvocato Giovanni Legnini dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus.
Con l’ordinanza di oggi, il giudice del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, “accoglie il ricorso e, per effetto, ordina alla Asl n. 2 Lanciano-Vasto-Chieti, in persona del legale rappresentante pro tempore, di prendere in carico il minore direttamente o avvalendosi di strutture specializzate in un centro autorizzato vicino alla residenza del minore, ovverosia Vasto, con interventi riconosciuti dalle Linee guida nazionali per l’autismo e di eseguire trattamenti fino a quando sarà considerato utile per la salute del paziente”.
Le motivazioni – Sciogliendo la riserva che aveva posto al termine dell’udienza del 10 settembre, il magistrato ha accolto il ricorso presentato dai genitori di Thomas, papà Enrico e mamma Marie Hèléne, e dal presidente di Abruzzo autismo Onlus, Dario Verzulli, “potendosi agevolmente ipotizzare un pregiudizio imminente ed irreparabile alla salute del minore avuto riguardo alle negative ripercussioni che la complessità del viaggio necessario per fruire di tali cura ha” sul diritto del bambino.
“Deve, dunque – scrive il giudice Capuozzo – ordinarsi alla Asl 02 di Lanciano-Vasto-Chieti di prendere in carico il minore direttamente o avvalendosi di strutture specializzate in un centro autorizzato vicino alla residenza del minore (Vasto), con interventi riconosciuti dalle Linee guida nazionali per l’autismo e di eseguire trattamenti fino a quando sarà considerato necessario ed utile per la salute del piccolo paziente avuto riguardo alla sussistenza del diritto dei ricorrenti di poter sottoporre il loro figlio minore, di soli due anni, a trattamento riabilitativo conseguente alla diagnosi di autismo”.
“Un messaggio per tutte le famiglie” – In un video pubblicato sul suo profilo Facebook il 7 marzo, Marie Hèléne aveva raccontato tutte le difficoltà che la sua famiglia stava vivendo: continui viaggi a Pescara per poter assicurare al bambino le cure necessarie [LEGGI]. Il 2 aprile, in concomitanza con la Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, un gruppo di famiglie aveva sfilato in corteo da piazza Rossetti a via Michetti, sede del Distretto sanitario di base di Vasto [LEGGI].
“Questa ordinanza – sono le prime parole della mamma dopo la decisione del magistrato – deve essere un messaggio per tutte le famiglie che si trovano nelle nostre stesse condizioni, per tutti i genitori che devono sopportare, insieme ai loro figli, lunghissime liste d’attesa o poche terapie, affinché anche loro facciano valere i propri diritti. Ringrazio Autismo Abruzzo Onlus e l’avvocato dell’associazione, Giovanni Legnini”.