“Chiediamo scusa ai cittadini vastesi, è a causa delle nostre mancanze che la città è governata dal centrosinistra”. Inizia con il mea culpa dell’onorevole Fabrizio Di Stefano l’assemblea pubblica del Popolo della Libertà di Vasto, tema La Vasto che vorrei: Idee per il nostro territorio.
“Un incontro voluto – prosegue Di Stefano – per confrontarci e avanzare proposte, per questo motivo abbiamo coinvolto tutti i rappresentanti del territorio. E’ il momento di intervenire perchè l’attuale amministrazione di Vasto si sottrae agli impegni presi e pensa solo ai rimpasti di Giunta”.
A rimarcare le mancanze della maggioranza anche Guido Giangiacomo, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale: “Poltrone a parte, unico loro pensiero, l’amministrazione Lapenna continua a tassare i cittadini perdendo occasioni importanti di promozione del territorio, come la Notte Tricolore, dimostrando incapacità. La Vasto che vogliamo – prosegue il consigliere – non è questa, sono passati 7 anni e non si sa ancora niente del piano regolatore, è stato presentato un calendario delle manifestazioni estive carente di iniziative e di un solo mese. Manca la progettualità, ci sono solo deleghe che ruotano, 7 assessori cambiati in 7 anni, non è cosa da poco”.
Le intenzioni sono chiare: riorganizzarsi, tornare ad essere presenti e radicati sul territorio, con programmazione e compattezza, seguendo anche gli esempi di San Buono e San Salvo per tornare a governare Vasto. “I problemi ci sono, ma il lavoro che oggi stiamo facendo è fondamentale – chiude Giangiacomo – oggi inizia un discorso, ci si riorganizza, senza basarsi solo sulla forza di uno, ma su quella di tutti. Non dobbiamo perdere questa occasione”.
Aspetti da non tralasciare anche secondo il consigliere comunale Manuele Marcovecchio: “E’ evidente quello che sta accadendo in città, tutti possono vederlo, questa è la Vasto che non vogliamo, manca programmazione, si naviga a vista, non si sfruttano e valorizzano le potenzialità. Con coraggio, fantasia e altruismo possiamo impegnarci a risolvere i tanti problemi che ci sono”.
Critico contro il centrosinistra vastese anche Nicola Salerni, coordinatore della scuola di formazione politica Fo&Pa: “Non possiamo più continuare ad assistere a tutto quello che vediamo da 7 anni. Non è stato fatto nulla, per anni siamo stati un esempio per tutto il territorio, addirittura si parlava di una provincia distaccata da Chieti che oggi non è più accettabile. Pensano solo ad aumentare le tasse, con una rateizzazione inutile. In 30 giorni tra Tares e Imu molti dovranno sborsare delle somme considerevoli, ma i problemi non devono essere scaricati sui cittadini. I dati diffusi sulla raccolta differenziata non sono reali, se lo fossero dovremmo pagare meno e non è così”. Poi sul Pdl vastese: “Abbiamo bisogno di ricostruire un gruppo, avere un obiettivo ben chiaro, puntiamo a tornare ad amministrare la città, se la squadra si costituisce può essere vincente, ma non ci devono essere egoismi”.
Tanti gli interventi dei presenti, Antonio Monteodorisio, ha proposto la valorizzazione dei beni del territorio auspicando un piano di marketing territoriale e una vittoria non tanto contro l’amministrazione Lapenna, ma contro il centrosinistra. Dopo di lui Stefano Suriani, che ha parlato di attrazioni turistiche e divertimento: “Un tempo c’erano molte presenze da fuori, erano in programma tanti eventi, dal 2006 è finito tutto, siamo di nuovo nel proibizionismo. Non si è ancora capito che per i locali con la musica dal vivo bisogna fare la lotta sui decibel, non sugli orari”.
“Il Pdl a Vasto per due anni non è esistito – lo dice chiaramente Mario Della Porta, candidato sindaco alle ultime elezioni comunali – sono felice di vedere la sua rinascita oggi”, che poi spiega come mai in Consiglio comunale non abbia aderito al gruppo Pdl: “Ero candidato con Vasto Giovani, un’enorme contraddizione, ma era una lista da me fortemente voluta per tenere insieme le varie forze e la minoranza compatta. Sarei entrato a patto che fosse entrato anche l’altro consigliere Francescopaolo D’Adamo”. In conclusione Della Porta indica le linee guida: “Dobbiamo evitare altri danni, è necessario diventare un partito che si muove, che propone e che si fa sentire”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche l’assessore regionale Luigi De Fanis, il consigliere regionale Emilio Nasuti, Pamela D’Orazio, l’avvocato Arnaldo Tascione, Alessandro Tucci, Sergio Menna che ha chiesto ai presenti: “A cosa serve fare una raccolta di firme per far dimettere il sindaco se avevamo i numeri per non farlo governare?”, dopo di lui Nicola Soria: “Quanto di buono avevamo fatto in precedenza non esiste più. Come partito dobbiamo essere concreti, ho visto un solo manifesto, non si fanno mai cortei o proteste, bisogna ripartire anche da queste iniziative”. In conclusione la parola al consigliere regionale Antonio Prospero, insieme a Di Stefano tra i promotori dell’incontro: “Dobbiamo puntare anche sull’agricoltura, non se ne parla mai, non solo sul turismo, per concretizzare le nostre proposte c’è bisogno dell’intervento di tutti, dai più esperti ai giovani”.
Foto – La Vasto che vorrei
Incontro pubblico del Pdl Vasto.