“Il centro commerciale Insieme non è né di destra, né di sinistra”, ad affermarlo con forza a zonalocale.it è il presidente Lorenzo Moschetta che interviene dopo il recente dibattito tra maggioranza e opposizione seguito alla recente chiusura di un’edicola nel centro storico [LEGGI].
“Devono smettere di additarci nelle diatribe politiche – continua Moschetta – Ci sono numerosi operatori economici che hanno un’attività qui e molti di loro non votano neanche a San Salvo. Tra l’altro, un aspetto di non poco conto è che queste attività danno lavoro e opportunità a tanti giovani“.
Nel comunicato firmato dalle liste di maggioranza (Lista popolare, San Salvo Città Nuova e Per San Salvo) in difesa dell’assessore alle Attività produttive Tonino Marcello finito al centro delle critiche del Pd, inoltre, si addebita al centro commerciale “una serie di problemi che tuttora sono evidenti”.
[ant_dx]Su questo punto Moschetta non va per il sottile: “È un’affermazione falsa e che ci danneggia. Di quali problemi parlano? Ad oggi non abbiamo un locale vuoto, dove sono questi problemi? Inoltre, qui gli investimenti sono continui. Negli ultimi tre anni abbiamo ammodernato tutte le porte, il tetto, le luci sono state sostituite con i led ed è stato rinnovato l’impianto di climatizzazione. Questi due ultimi interventi sono stati fatti anche come precisa scelta nel rispetto per l’ambiente”.
“Piuttosto – continua – veniamo scambiati per una mucca da mungere: paghiamo tasse salatissime e non riceviamo servizi. Per avere un’idea basta vedere l’immondizia fuori dalla nostra recinzione così come la cura delle siepi: all’interno sono tutte potate mentre fuori, dove sono di competenza comunale, sono altissime nonostante i numerosi solleciti fatti all’amministrazione comunale. Siamo la prima attività commerciale che un turista trova una volta uscito dall’A14, è questo il decoro con il quale lo si accoglie? Lo stesso discorso vale per la rotatoria della Provincia di Chieti: noi e altre attività la volevamo curare per renderla accogliente, non è stato possibile”.
Infine il presunto danno alle attività del centro storico: “Quando abbiamo aperto, dal centro storico sono arrivate solo tre attività rimaste poi aperte anche in città. Cosa dire allora della zona 167, dove col tempo si è creato un vero e proprio altro centro commerciale?”.
“Consiglio all’amministrazione comunale – conclude Moschetta – di guardare al centro commerciale come a un valore aggiunto della città considerato che riusciamo ad attrarre clientela anche dai comuni limitrofi, peculiarità che il centro storico non ha mai avuto”.