Un girotondo attorno alla fontana di piazza Barbacani, di fronte al municipio di Vasto. Una cinquantina di persone ha partecipato oggi pomeriggio alla catena umana organizzata in città in concomitanza nazionale dal Comitato Resistenza 2 febbraio, il movimento che ha convocato, per le 14 di oggi in tutta Italia, la protesta contro le politiche sull’immigrazione volute dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
I manifestanti l’hanno definita una “autoconvocazione spontanea di cittadini e associazioni per dar vita a una catena umana attorno a tutti gli edifici di tutti i Comuni italiani, grandi e piccoli che siano: abbiamo deciso di resistere alle scelte inumane di chi vorrebbe lasciare morire in mare coloro che scappano da guerra, fame e povertà; di chi interrompe i percorsi di assistenza ed integrazione; di chi istiga all’odio e alla xenofobia dimenticando gli storici valori di accoglienza e convivenza civile”.
Gli slogan vergati sugli striscioni: “Costruiamo la pace”; “La miglior difesa è l’attracco”; “Ponti, non muri”.
Alla manifestazione ha partecipato anche l’assessore comunale alla Cultura, Giuseppe Forte.
“Vogliamo dire basta, vogliamo manifestare il nostro dissenso nei confronti di questo tipo di politica che non pratica l’accoglienza in Italia. Quando una persona ha bisogno, bisogna innanzitutto darle una mano”, scandisce in questa intervista video Ettore Del Borrello, uno degli organizzatori della manifestazione a Vasto.