Dopo la rottura di ieri nella conduttura tra Scerni e Casalbordino l’erogazione dell’acqua era prevista per questa mattina ma la Sasi ha poi comunicato [LEGGI] ai Comuni di Casalbordino, Torino di Sangro, Pollutri, Villalfonsina e Borrello che le operazioni di distribuzione sarebbero avvenute solo a partire dalle 12. In un periodo in cui con le chiusure programmate si devono già fare i conti con la scarsità dell’acqua, il ritardo annunciato ha quindi causato non pochi problemi.
A Casalbordino si è dovuto operare su due fronti, cercando di garantire le normali attività agli operatori turistici e assistendo i cittadini in paese. “Da questa mattina presto – spiega l’assessore Paola Basile – sono stata in contatto con i tecnici e i responsabili della Sasi. Questo ritardo di erogazione dell’acqua rischiava di creare non poche criticità, per questo ci siamo subito attivati. Abbiamo ottenuto l’invio di un’autobotte da parte della Sasi che, con la collaborazione della protezione civile, ha rifornito d’acqua chi ne aveva necessità sul lungomare. A Casalbordino Lido – spiega l’assessore – l’acqua è tornata già da metà mattinata“. L’autobotte si è quindi spostata in paese, dove l’erogazione è ripresa solo nel pomeriggio, così da permettere a molte famiglie di far fronte alle esigenze minime domestiche.
“Abbiamo cercato di gestire questa situazione al meglio – spiega l’assessore Basile – e voglio ringraziare i nostri referenti della Sasi che ci hanno aggiornato sullo stato delle cose. Purtroppo la situazione è complessa e, come ogni estate, ci sono molte difficoltà”. Particolarmente difficili le condizioni per gli operatori del lungomare che, nonostante abbiamo installato diversi serbatoi, “ogni anno spendono tanti soldi per le cisterne perchè non si riesce a far fronte alle esigenze nei periodi di maggior afflusso“, spiega l’assessore al turismo Alessandra D’Aurizio.
Per questi giorni, intanto, la criticità sembra essere rientrata.
[ads_dx]La protesta del sindaco – “Io che sono il primo Cittadino di Casalbordino non accetto più le scuse del gestore del bene più prezioso che abbiamo, l’acqua – ha scritto Filippo Marinucci – . La Sasi che sa che le sue reti idriche sono ridotte ad un colabrodo, dovrebbe provvedere ad un piano di ammodernamento e sostituzione, come già so che sta facendo, in tempi più rapidi.
O, se non riesce, propongo una petizione popolare che chieda alla Sasi di decurtare dalla bolletta il costo di installazione di un autoclave con serbatoio per tutti gli utenti che sono in regola nel pagamento della stessa che regolarmente e puntualmente arriva. Solo così penso, che gli utenti potranno accettare le scuse da parte della Sasi”.
Dal primo cittadino arriva anche la richiesta “perchè vengano installate elettropompe che riescano a garantire una migliore gestione delle aperture e chiusure dei serbatoi così da dare un giusto servizio ai cittadini”.