Il rilancio della Pilkington poggia su tre gambe: gli oltre 30 milioni promessi dall’azienda per rinnovare i macchinari e la produzione della fabbrica di San Salvo, i nuovi sacrifici per i lavoratori e, infine, l’intervento delle istituzioni politiche.
E’ questo che Cgil, Cisl e Uil hanno detto stamani ai lavoratori, riuniti nella sala conferenze della Porta della Terra di San Salvo per il secondo attivo sindacale unitario nel giro di due mesi, convocato per riferire agli operai l’esito dell’incontro di ieri con i vertici aziendali.
Scendono a 120 gli esuberi. Sindacati e dirigenza cercano strade per ridurli ulteriormente. Ma, intanto, si apre uno spiraglio per il futuro dell’azienda di Piana Sant’Angelo, la più grande del Vastese con circa 1800 dipendenti e ammiraglia del gruppo Nippon sheet glass, la multinazionale giapponese del vetro per automobili che si trova ad affrontare l’agguerrita concorrenza della cinese Fuyao, che ha aggredito il mercato europeo, accaparrandosene una fetta consistente e mettendo in forte difficoltà i tradizionali colossi del settore.
La Pilkington ora vuole puntare sull’innovazione, installando macchinari in grado di garantire una produzione d’avanguardia di vetri idrofobici e per auto elettriche.
Le interviste video ai segretari provinciali di Filctem Cgil e Uilcem Uil, Emilio Di Cola e Arnaldo Schioppa.