La Via verde della Costa Teatina qui è solo un recinto con tre container. La pista riservata agli amanti di bici e passeggiate, lunga più di 40 chilometri da Ortona a San Salvo, a Vasto Marina non è ancora arrivata.
I lavori si stanno pian piano avvicinando ma, per ora, rimane vuota la zona transennata da oltre un mese davanti alla vecchia stazione ferroviaria.
Ed è tutta l’area di risulta a dare un senso di attesa che arrivi qualcuno a lavorare. E a pulire.
Tre lunghi ponti primaverili, tra Pasqua e Primo Maggio, ma neanche lo sfalcio della vegetazione incolta.
Eppure, nella parte non cantierizzata, il parcheggio è stato preso d’assalto dalle auto negli ultimi week end, in cui la riviera si è ripopolate.
[mic_dx]Non è stato un bel vedere. In pieno degrado il piazzale su cui, fino al 2005, si snodavano i binari e i fabbricati della stazione dismessa. Sporcizia ovunque nelle aree verdi, tra materassi e coperte sotto i pini e sopra l’unico moncone di binario rimasto, scarpe lasciate sul cordolo del marciapiede, su cui una volta i viaggiatori attendevano i convogli, e gli immancabili resti di bivacchi notturni. Erba incolta e altissima e immondizia dappertutto.
E poi il muro pericolante: dal 2015, le transenne chiudono una delle stradine attorno al parcheggio dell’ex scalo di piazza Fiume e restingono la sottostante via Zara davanti alla canonica della chiesa di Stella Maris, dove il terrapieno retrostante e il muro di cinta perdono pezzi. Nel rimpallo di competenze tra Ferrovie e Provincia, sono trascorsi già tre anni.