“Col centrodestra non abbiamo niente da spartire. Non siamo servi dei poteri economici. Loro sono una massa informe, come il centrosinistra. Centrosinistra e centrodestra sono la stessa cosa”, scandisce Massimo Pichiecchio, storico esponente della destra abruzzese, capolista nel proporzionale al Senato per Italia agli italiani, la lista nata dall’intesa siglata tra Forza Nuova e Fiamma tricolore, che ha presentato oggi suoi candidati a Vasto, nella sala conferenze della Società iperaia di mutuo soccorso.
Tre i vastesi che aspirano a un seggio in Parlamento: Orlando Palmer (collegi uninominale e proporzionale del Senato), Antonio Parisi (collegio proporzionale della Camera) e Agnese Paris (proporzionale della Camera). Con loro, altri due candidati in Abruzzo,Marco Di Somma (collegio uninominale di Chieti della Camera) e Massimo Pichiecchio (circoscrizione proporzionale Abruzzo del Senato), e il coordinatore regionale di Forza Nuova, Maurizio Falcone. [LE LISTE COMPLETE]
“Cerchiamo di difendere il nostro popolo, incrementando la natalità e il lavoro stabile in luogo di quello precario che costringe tante persone a non avere certezze sul proprio futuro”, spiega Palmer, secondo cui “a Vasto, Lanciano e Chieti esiste un problema sicurezza”.
“Sono un pensionato della polizia municipale”; si presenta così Antonio Parisi, che punta sulla sanità: “All’ospedale di Vasto bisogna aspettare 6-7 mesi per le visite, che spesso vengono spostatre a Chieti e Pescara”. E poi l’immigrazione: “Siamo invasi dai clandestini. Sono sempre stato di destra e sono contrario alle politiche finalizzate a dare soldi alle banche e alle cooperative”.
“Sono di Vasto, anche se ho un cognome di Pescara”, precisa Agnese Paris, candidata nella lista proporzionale per la Camera. “Ho la tessera di Forza Nuova da anni per i nobili ideali che propone, nonostante sia vittima di una campagna mediatica di diffamazione. Il nostro è un programma costruttivo. Tanti italiani sono in difficoltà, molti sono costretti a dormire in macchina. Allevatori e contadini sono abbandonati a se stessi, mentre si comprano prodotti all’estero: il latte in polvere proveniente dalla Germania viene usato per fare le mozzarelle. Proproniamo l’abolizione della legge Fornero, perché non è possibile che un muratore debba salire su un’impalcatura a settant’anni. Con l’euro, ci hanno messo il cappio al collo. E’ una moneta truffa che ci ha tolto la sovranità monetaria. Siamo antieuropeisti non a caso, ma perché sono state attuate politiche che favoriscono le nazioni del Nord Europa”.
Pichiecchio ricorda che “ho fatto 50 anni di battaglie per questa idea, ho iniziato nel ’68, data che dovrebbe ricordarvi qualcosa. Proponiamo una società che si rifà alla giustizia sociale. I liberal-capitalisti hanno creato un mondo che più ingiusto non si può. Noi siamo la terza via, una via diversa. Patria, famiglia e religiosità sono il fondamento della società. L’immigrazione è un obiettivo del capitalismo per creare una guerra tra poveri. Noi siamo le persone che si occupano del popolo. Ci dicono che siamo fascisti, termine che non usiamo più, ma c’è gente che si definisce comunista e che dovrebbe guardare i suoi scheletri nell’armadio”. Contro la sinistra, ma anche contro il centrodestra “in cui hanno fatto carriera gli yes men” e il Movimento 5 Stelle, “che non è più antieuropeista, è andato a Londra a chiedere il consenso alla City”.
Il programma – Tra i punti principali del programma di Italia agli Italiani, “chiudere le frontiere e pattugliare i confini. Blocco dell’immigrazione e umano rimpatrio degli immigrati. Sì allo ius sanguinis, no allo ius soli”, “mutuo popolare: diritto alla proprietà della casa”, “abrogare Jobs act e legge Fornero, ripristinare ogni garanzia per i lavoratori”, “reddito di maternità per incentivare le nascite”, “fuori da Unione europea, Bce ed euro”.