Lavoro, ambiente, sanità e aree interne. Sono le quattro tematiche con cui Potere al Popolo ha lanciato oggi a Vasto la campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo. Presenti i tre candidati del Vastese e della Frentania: Carmine Tomeo, Marisa D’Alfonso e Daniela Spadaro. Le interviste video:
Carmine Tomeo (Camera dei deputati): GUARDA
Daniela Spadaro (Camera dei deputati): GUARDA
Marisa D’Alfonso (Senato): GUARDA
I candidati di Potere al Popolo: LEGGI
La conferenza stampa – “Contro il progetto di cementificio a ridosso della Riserva naturale di Punta Aderci – ricorda Tomeo – abbiamo visto sfilare, nella manifestazione di domenica scorsa, una serie di rappresentanti politici. Sono rappresentanti delle stesse forze politiche che hanno bloccato il Parco nazionale della Costa teatina e che ora litigano per le candidature. E’ la dimostrazione dell’inadeguatezza di una classe politica che va a Roma per bloccare il Parco, ma dimentica di farlo per le trivelle. Se non ci fosse stato un movimento popolare di protesta, ora avremmo il centro oli a Ortona”. E sul lavoro: “In Abruzzo, i contratti precari sono aumentati di oltre il 40%, più di ogni altra regione, e sono diminuiti i contratti a tempo indeterminato. E Vasto è la quarta città italiana per utilizzo di voucher. E’ la città del lavoro precario. La nostra proposta è: lavorare meno, lavorare tutti, riducendo l’orario di lavoro a parità di salario, come stanno facendo in Francia e come hanno fatto in Svezia”.
“Per la prima volta – sottolinea Marisa D’Alfonso – in Italia i figli stanno peggio dei genitori. E hanno sempre meno servizi: per i miei figli, spendo 700 euro l’anno per i trasporti. Sono state create un’Italia di serie A e una di serie B, specie nella sanità. Per esperienza vissuta, ho constatato che, al Pronto soccorso dell’ospedale di Vasto, mancano perfino le coperte e gli operatori devono svolgere mansioni che non solo proprie dei loro compiti, perché al San Pio non c’è più il reparto di Geriatria. Inoltre, la Lungodegenza è priva di fisioterapisti. Vogliamo dare voce a quelli che non l’hanno mai avuta. Per avere gli 80 euro di Renzi, serviva un reddito, ma i poveri un reddito non ce l’hanno”.
“La cosiddetta riforma della Buona scuola – polemizza Daniela Spadaro – contiene tutto il contrario di quello che servirebbe al mondo scolastico. Ha il solo obiettivo di screditare le scuole, svilirle, anemizzarle, favorendo le private. E ha dimenticato il personale ausiliario, che non è stato incluso nella riforma. Mi occuperò delle aree interne, dove gli esercizi commerciali chiudono e i trasporti sono insufficienti e svolti su pullman fatiscenti. Dobbiamo ridare dignità e forza a tutti”.