C’erano anche i rappresentanti del Comitato di Vasto tra gli oltre 6000 volontari di Croce Rossa che ieri sono stati accolti da Papa Francesco in Vaticano. Una marea di divise rosse ha invaso l’aula Paolo VI con la presenza del Presidente Nazionale e neoeletto Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca, insieme ai Presidenti delle Società nazionali di Antigua, Barbuda, Argentina, Bangladesh, Cina, Croazia, Georgia, Haiti, Honduras, Iran, Siria, Spagna, Svizzera, Turchia, Venezuela e Zimbawe. Per i volontari di Vasto e San Salvo quella di ieri è stata un’esperienza da ricordare a lungo, fatta di incontro con tante persone che con loro condividono la passione per aiutare il prossimo.
“La Croce Rossa svolge in tutta Italia e nel mondo un servizio insostituibile, prezioso sia per l’opera che materialmente compie, sia per lo spirito con cui la compie, che contribuisce a diffondere una mentalità nuova, più aperta, più solidale”, ha detto Papa Francesco all’inizio del suo discorso.
[ads_dx]“La vostra azione, poi, merita ancor più la gratitudine di ogni cittadino perché si attua nelle più diverse situazioni, dovendo far fronte a fatiche e pericoli di varia natura. È così nel caso dell’assistenza prestata alle vittime dei terremoti e di altre calamità naturali, che allevia la prova delle popolazioni colpite, rappresentando un segno della vicinanza di tutto il popolo italiano. Di uguale valore è l’impegno che ponete nel soccorso dei migranti durante il loro arduo percorso sul mare, e nel ricevere quanti sbarcano e sperano di essere accolti e integrati”.
Bergoglio ha poi sottolineato i concetti di “umanità” e “imparzialità”, pilastri dello statuto della Croce Rossa, ricordando che “affermare il principio di umanità significa allora farsi promotori di una mentalità radicata nel valore di ogni essere umano, e di una prassi che metta al centro della vita sociale non gli interessi economici, ma la cura delle persone. Non i soldi al centro, no: le persone!“.
Il presidente Francesco Rocca, ha rivolto i suoi saluti al Pontefice in apertura di incontro: “L’estensione della sofferenza umana nel mondo di oggi non ha precedenti. Ma troviamo sempre ispirazione nei suoi messaggi, Santo Padre. Per noi non esistono crisi dimenticate o posti remoti. Per le donne e gli uomini della Croce Rossa, l’umanità è il principio guida che diventa realtà nelle zone di conflitto, sulle navi di ricerca e soccorso nel mar Mediterraneo, nel Centro Italia subito dopo le scosse di terremoto, tutti i giorni con gli anziani, i bambini, i senza fissa dimora, i più deboli, tutti quelli che rischierebbero di diventare invisibili.
Accogliere, proteggere la dignità di ogni essere umano, promuovere l’integrazione sono per noi priorità, che tante volte abbiamo ascoltato anche nei suoi appelli recenti. Oggi più che mai c’è bisogno di una azione comune a livello internazionale perché nessuno venga più dimenticato: non si può rimanere in silenzio davanti alle stragi in mare, ai massacri di civili, alle bombe e alle pallottole che hanno messo nel centro del mirino anche i nostri volontari e le strutture sanitarie”.