Una maxi-gru in grado di sollevare 120 tonnellate per movimentare pezzi speciali, frutto dell’incremento del traffico di merci nel porto di Vasto. Il nuovo mezzo è arrivato a Punta Penna lo scorso 10 ottobre via mare da Bari.
A dotare il porto di questa gigante macchina – arrivata a bordo di un galleggiante trainato da rimorchiatore – è stata l’impresa portuale “Il Faro” dopo la trattativa con la consegnataria Istop Spamat di Bari. La gru, con uno sbraccio di 50 metri, è dotata di una benna dalla portata di 20 metri cubi e una tramoggia.
L’imponente gru (540 tonnellate di peso), una “Mobile Harbour Crane Mhc 200 Fantuzzi Reggiane” dotata di una cabina di comando a 22 metri di altezza per permettere una migliore visibilità all’operatore, si rivelerà determinante nello sbarco e nell’imbarco di pezzi speciali prevalentemente destinati all’impiantistica industriale che richiedono una forte specializzazione delle professionalità e un’adeguata dotazione di mezzi.
[ant_dx]L’arrivo della Mhc 200 rientra in un piano di investimenti per potenziare la dotazione di mezzi di sollevamento del gruppo Il Faro che può contare su: autogru portuale (portata 40 ton.); autogru mobili telescopiche (portata 10-20-30-40 ton.); benna (Portata 11 m3); tramoggia (portata 60 ton.); pala meccanica (portata 1,5 m3); carrelli elevatori (portata 1,5-2,5-3-4- 7-9-15 ton.); pesa a ponte in ambito portuale (portata 80 ton.). Nei progetti aziendali, inoltre, sono previsti altri investimenti che interesseranno le banchine del Porto di Vasto.
“Il potenziamento dello scalo vastese è il segno dell’incremento dei traffici di merci provenienti da tutto il mondo – spiegano dall’impresa portuale – Non è una novità che il nostro porto è una realtà economica in crescita. Realtà che porta buone notizie: con l’aumento dei traffici, è previsto l’incremento del personale. C’è bisogno da subito di rinforzi negli organici dei servizi di carico e scarico merci. In questi giorni, la cooperativa che se ne occupa, sta effettuando una serie di prove finalizzate all’ingresso di operatori. Almeno quattro-cinque persone dovrebbero trovare il posto nell’immediato. Un buon segno anche per l’indotto della regione e del centro-sud Italia. Una nuova opportunità per le aziende del territorio che intendono importare/esportare merci di volumi importanti da/per tutto il mondo”.