“Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate nell’Alto Vastese”. Non male come cartello da apporre all’ingresso dei Comuni dell’entroterra quotidianamente alle prese con privazioni e disagi. Sono ben lontani i tempi in cui i danni legati a intemperie lasciavano poco spazio all’indecisione sul da farsi. Oggi ricordi di quanto accaduto e problemi seguenti restano lì, come un monito verghiano per i vinti di questo territorio che azzardano ambire all’urgenza delle riparazioni.
Così, capita che al passaggio delle fiamme il paese perda anche la linea telefonica. Accade a Guilmi: dove se non in un comune che a ogni pioggia e nevicata si trova con una strada in meno?
Il vasto incendio del 22 luglio scorso [LEGGI] ha incenerito diversi pali del telefono di cui, dopo 10 giorni, i mozziconi bruciacchiati pendono ancora dai cavi. Sopra il cotto l’acqua bollita allora per il piccolo comune montano: i telefoni sono fuori uso da giorni, così come i terminali dell’ufficio postale.
[ant_dx]E poco importa che il sindaco Carlo Racciatti sbotti a ogni nuovo disservizio. “Va bene che quasi non si circola perché le strade provinciali non sono state aggiustate – dice a zonalocale.it per il caso in questione – Va bene che ogni volta che nevica non abbiamo corrente perché le linee sono oramai obsolete, ma ora restare fuori dal mondo perché i telefoni non funzionano ci rende davvero esasperati!“.
“Abbiamo contattato la Telecom più volte – continua il primo cittadino – ma ad oggi i pali non sono ancora stati sostituiti. Anche le Poste hanno avuto problemi”.
I pali prima o poi saranno cambiati, la linea telefonica tornerà a funzionare. Per Guilmi, borgo di poco meno di 500 anime – troppo leggere per le stanze che contano – che fa ancora i conti con i danni del maltempo del 2013, attendere a lungo è un’amara prassi.