Anche se in forma ridotta, la pioggia non ha fermato il Fuoco di San Tommaso (Lu Fóche de Sande Tumuässe), il tradizionale appuntamento che a San Salvo precede le feste natalizie.
In piazza San Vitale don Raimondo Artese e il sindaco Tiziana Magnacca hanno acceso la catasta di legno donata dai fedeli (grazie alla collaborazione di Angelo Fabrizio e Antonio Napolitano) alla presenza una buona cornice di pubblico. Saltato a causa del maltempo il corteo con i cavalli della Horse Men Team. Dopo l’accensione del falò che arderà fino alle prime ore del 21 dicembre, don Raimondo Artese ha benedetto i taralli di San Vitale distribuiti poi dentro la chiesa di San Giuseppe.
L’ancestrale rito del fuoco di San Tommaso ha origine nel 1745 quando nella notte tra il 20 e 21 dicembre “le reliquie (donate dal cardinale Pier Luigi Carafa e dal papa Benedetto XIV) di San Vitale martire, che da allora sarebbe divenuto il Santo Patrono e Protettore cittadino giunsero a San Salvo”.