Si è tenuto ieri a Vasto l’incontro pubblico con i candidati de La Destra, il partito di Francesco Storace. Presenti l’assessore regionale trasporti e viabilità, Giandonato Morra, candidato alla Camera e Sabrina Bocchino, candidata al Senato.
La vastese prende per prima la parola facendo gli onori di casa: “Questo incontro nasce per la voglia e la necessità di interloquire con la gente. Abbiamo avuto poco tempo, questa è stata una campagna elettorale breve, ma nonostante ciò abbiamo girato il territorio e raccolto problematiche che se dovessimo essere eletti porteremo all’attenzione della politica nazionale. I nostri candidati sono abruzzesi e non abbiamo catapultati, siamo molto orgogliosi di rappresentare il nostro territorio e siamo contenti di poterlo fare nel miglior modo possibile, portando dei nostri rappresentanti locali alla Camera e al Senato”.
Segue una breve presentazione dei due candidati: “Morra è una persona onesta, che ha fatto l’assessore per tutte le province della regione, per tutto il territorio, viene dalla destra storica e noi vogliamo riportare la vera destra in Parlamento. La mia coerenza è nota, sono sempre stata di destra, rappresento Storace, uno dei pochi che ha dimostrato di non essere attaccato alla poltrona”. Non manca una stoccata a Fini: “Grazie ai presenti per essere qui, nonostante a Vasto in questo momento ci sia un altro politico che non voglio nemmeno nominare”.
Vari i temi trattati da Morra nel corso del suo intervento, si parte dal modo di fare politica de La Destra, che mette al primo posto il contatto diretto con la gente. “Parlo in modo meno politico e più diretto, per cercare l’osmosi tra elettori e cittadini. Noi non siamo solo in rete o nei grandi centri, abbiamo girato nel territorio, incontrato e ascoltato la gente. Il centrodestra ha commesso degli errori in passato, ma non per questo dobbiamo far vincere la sinistra. Sono un avvocato, ho uno studio legale, una famiglia – prosegue l’assessore regionale – sono originario della Puglia, da 34 anni in Abruzzo e sono uno dei pochi che ha rifiutato il listino, l’ho fatto per andare in Regione con i voti. Non ho mai cambiato partito, ho un percorso lineare iniziato con il Fronte della Gioventù, passando per il Movimento Sociale e arrivando Alleanza Nazionale, ma a Fiuggi non votai, uscii fuori con Rauti”.
Morra chiarisce anche i motivi che lo spinsero a passare al Pdl: “La destra era dilaniata da lotte personali che hanno rovinato la coalizione, sono passato al Pdl, abbiamo ottenuto grandi vittorie, ma ci sono stati problemi, in un grande partito con un leader che ha i suoi pregi, ma anche i suoi difetti e questo ha danneggiato più lui che noi”. Adesso inizia una nuova fase politica con La Destra: “I sondaggi Teknè dicono che siamo il maggiore alleato del centrodestra. Noi siamo la vera destra sociale e non lo faccio per interesse, mia moglie non lavora in qualche municipalizzata, in uffici comunali o alla regione. Non ho nulla contro il Pdl, non rinnego né attacco, ma non ha liste rappresentative del territorio. Ora non dobbiamo parlare di noi, ma di politica, dobbiamo riportare questo Paese alla normalità. La Destra ha dei valori, io mi batto per la colazione e porto voti al partito. Qui infatti non arriva un candidato, arriva un partito. Vogliamo proiettare questa destra alle regionali e alle amministrative, convinceremo Sabrina a candidarsi anche alle prossime regionali”.
Seguono altre considerazioni, a partire dalla giustizia: “I magistrati che sbagliano devono pagare, ci deve essere una riforma, 10 anni per un giudizio sono troppi. Il mondo va veloce e non aspetta l’Italia e i problemi si riversano sul territorio”. Senza dimenticare gli avversari: “I grillini parlano come se i politici fossero tutti ladri, io non so cosa sia un avviso di garanzia. Qualcuno mi ha scritto su Facebook che non gli ho dato spiegazioni, ma io non ho tempo, devo lavorare, non campo di politica. La legge elettorale va sicuramente cambiata, ma quanti grillini sarebbero eletti con la precedente legge? Non li conosce nessuno, hanno fatto le primarie su internet, noi siamo tra la gente”.
“In Italia ci sono delle cose di cui non si parla, Penati è stato il segretario di Bersani, per 6 anni chi voleva costruire nella sua zona doveva pagare e Bersani non lo sapeva?” Con queste parole l’assessore fa anche una tirata di orecchie alla comunicazione e poi rimarca sulla moralità del partito. “Ne La Destra non ci sono inquisiti, l’unico era Storace ed è stato assolto. Uno dei pochi ad essersi dimesso da Ministro, senza fare apparentamenti, senza chiedere favori. Questa parte politica ha dignità e dobbiamo mettere alla porta i disonesti. Ricordiamoci che il centrosinistra ha commesso molti errori in Abruzzo, adesso non possono essere diventati bravi di colpo”.
Nel finale alcune riflessioni sulla politica e sugli obiettivi da realizzare: “La politica deve tornare quella di un tempo, vanno elaborate le teorie, i partiti devono riprendere ad essere partiti, con gruppi di studio, devono far tornare i ragazzi a leggere i libri. La grande emergenza è il lavoro, per i giovani e gli over 45, dobbiamo semplificare la burocrazia, attivare sgravi fiscali e risolvere il problema dei pagamenti della pubblica amministrazione”. Per quanto riguarda l’economia Morra ha una propria opinione: “Lo spread non esiste, è un’invenzione”. Poi c’è spazio anche per un attacco a Monti: “I soldi che ci ha preso li ha dati alle banche, un esperto non è stato capace di controllare una banca comunista”. Chi vincerà? “Se non vinciamo noi Monti, Vendola e Bersani sono già andati dal notaio, cambieranno il sistema e sentiremo parlare di adozioni alle coppie gay. Non sono xenofobo, ma non si può alterare il corso della natura, i bambini devono crescere con un padre e una madre, lo ha detto Dio”.
Foto – Presentazione La Destra
La Destra presenta a Vasto i propri candidati: Giandonato Morra alla Camera e Sabrina Bocchino al Senato.