Il Comune di Vasto non esclude di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale di Pescara per tentare di bloccare Recogen, l’impianto per la rigenerazione dell’acido cloridrico che la Puccioni spa vuole realizzare nella zona industriale di Punta Penna. Lo annuncia il sindaco, Luciano Lapenna, durante la conferenza stampa convocata stamani per parlare della questione ambientale, tornata prepotentemente a galla nello scorso fine settimana con un botta e risposta tra il Comitato cittadino per la tutela del territorio di Vasto e l’azienda che da decenni produce concimi chimici a Punta Penna. Dieci le domande rivolte dagli ambientalisti, preoccupati per quello che ritengono possa essere l’impatto ambientale di una nuova installazione industriale vicino alla riserva naturale di Punta Aderci. La Puccioni ha replicato affermando di aver subito un danno da 20 milioni di euro a causa delle lunghissime procedure burocratiche.
Anna Suriani, assessore comunale all’Ambiente, contesta “i dati contenuti nella documentazione” con cui l’azienda ha chiesto l’autorizzazione alla Regione Abruzzo. “Non so se nelle successive carte presentate dalla Puccioni spa i dati siano stati modificati, ma di certo non è vero che la riserva naturale, il Sic”, sito d’interesse comunitario tutelato dall’Unione europea, “sono lontani due chilometri, come erroneamente affermato dalla società. E non è vero che le case, in cui vivono circa 200 persone, sono lontane dall’impianto”.
Nella sala del Gonfalone del municipio sono presenti anche alcuni rappresentanti del Comitato: Lorenzo Luciano (portavoce), Vincenzo Ronzitti, Pietro Sputore, Alessia Felizzi e Stefano Taglioli del Wwf.
“Allo stato attuale, non ci è stata ancora comunicata l’autorizzazione rilasciata alla società. Stiamo approntando la richiesta ufficiale di acquisizione degli atti, che gireremo all’avvocatura comunale. Se l’autorizzazione non presenta appigli legali che espongono il Comune ad azioni di risarcimento danni, allora presenteremo un ricorso al Tar”, annuncia Lapenna.
Sostanze irritanti – L’allarme era stato lanciato venerdì scorso dal responsabile tecnico del depuratore di Punta Penna, Elio Scurti, in una lettera inviata a cinque destinatari: sindaco, Asl, Arta, Regione Abruzzo e Nucleo operativo ecologico dei carabinieri. I lavoratori dell’impianto sono costretti ora a lavorare con occhiali e mascherine per evitare bruciori agli occhi e irritazioni. Un problema che si ripete periodicamente a partire dal 2005. Ma ora si è acutizzato. Da dicembre a febbraio, l’allarme è scattato quattro volte, tre delle quali nel giro di dieci giorni: il 7, il 13 e il 14 febbraio. Sono forti le preoccupazioni per la salute. “Ho parlato – dice Lapenna – con tutti i rappresentanti degli enti interessati. Aspetto di avere dalla Regione una data certa per la conferenza di servizi che penso di convocare oggi stesso. La Asl e l’Arta devono procedere agli accertamenti. E’ chiaro che, senza elementi, non posso disporre l’evacuazione”.
“Si sta procedendo per singole richieste di autorizzazione, ma Recogen e la centrale a biomasse fanno parte di un progetto complessivo. Se si va avanti valutando un pezzo alla volta, non si vede l’insieme”, fa notare l’ingegner Lorenzo Luciano, portavoce del Comitato.
“Dubito – risponde Lapenna – che, con l’attuale quadro politico regionale e provinciale, riusciremo a venirne a capo. Ho già manifestato forti preoccupazioni anche riguardo all’ex tracciato ferroviario”, su cui da otto anni esiste una legge nazionale che istituisce il Parco della Costa teatina, di fatto mai realizzato. “E’ tutto fermo. Ricordo che sulla centrale a biomasse”, la prima delle due progettate a Punta Penna, “ho bloccato l’iter con una mia ordinanza dopo aver accertato l’inquinamento del sito” su cui stava per essere costruita l’azienda. “Difenderò la mia collettività. E’ una battaglia difficile, però facciamola insieme. Non abbiamo scheletri nell’armadio”.
Foto – Lapenna: "Impianto per l’acido cloridrico, valutiamo il ricorso al Tar"
“Valuteremo il ricorso al Tribunale amministrativo regionale”. Lo ha annunciato stamani in conferenza stampa il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, parlando del progetto Recogen, l’impianto per la rigenerazione dell’acido cloridrico che la Puccioni spa vuole realizzare nella zona industriale di Punta Penna.