“A Vasto penso ci siano più iscritti che votanti del Pdl”. La frecciata è diretta agli alleati, che poi tanto amici non sono più. A Vasto è resa dei conti nel centrodestra. Le parole di Etelwardo Sigismondi, candidato alla Camera nella lista di Fratelli d’Italia, scuotono a livello locale la coalizione di Berlusconi e lasciano presagire che, dopo le elezioni, a Vasto saranno ben distinti due tronconi del centrodestra.
“Chi vi parla è sempre stato dalla stessa parte, sia nella vittoria che nella sconfitta”, dice Sigismondi nella convention convocata da FdI nella sala conferenze della Società operaia di mutuo soccorso, in corso De Parma. Insieme a lui ci sono i capilista, Paolo Gatti (Camera) e Antonio Tavani (Senato). “Abbiamo cercato di dire al Pdl che c’era qualcosa che non andava, se siamo passati dal 40% al 20%”. La stoccata più pesante è rivolta alla dirigenza locale del Popolo della libertà: “A Vasto penso ci siano più iscritti che votanti al Pdl. I congressi, compreso quello locale, non ci sono stati e credo siano stati ormai archiviati”. L’obiettivo è “ricostruire il centrodestra. I voti dati al centro sono regalati a Bersani. Votare Monti vuol dire votare Bersani. Mi viene in mente una vecchia pubblicità del Dixan: paghi uno e prendi due”. Ma rispetto al Pdl “noi non abbiamo capolista Quagliariello, che proviene dalla Puglia, né abbiamo candidato Razzi. Perché siamo in coalizione col Pdl? Se Fratelli d’Italia avesse scelto di andare da solo, avrebbe fatto un regalo al centrosinistra. Non facciamo sconti al Pdl, ma neanche regali al centrosinistra”.
In platea si nota l’ex sindaco di Vasto, Filippo Pietrocola.
In apertura, era stato Marco di Michele Marisi, che insieme a Sigismondi ha fondato FdI a Vasto, a suonare la carica: “Sognavamo un partito che non dovesse pagare Razzi e Scilipoti. Sognavamo un partito in cui la classe dirigente non venisse premiata dopo aver perso tutte le elezioni amministrative. Sognavamo un partito in cui la classe dirigente fosse scelta dal popolo, in cui la legalità è un valore, anzi il valore fondante“. Poi l’invito a costruire “una nuova Italia, una grande regione, una straordinaria città”.
“Noi siamo il centrodestra che ha fatto l’autocritica”, dice Gatti, che in apertura di discorso rivendica il suo operato da assessore regionale al Lavoro: “Quarantamila persone erano rimaste senza lavoro. Siamo riuscite a salvarle con gli ammortizzatori sociali. Non finirò mai di ringraziare il ministro del precedente governo, Maurizio Sacconi: gli ho chiesto 250 milioni euro per affrontare le emergenze occupazionali e 250 milioni di euro mi ha dato. Siamo riusciti a sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile. Ora siamo qui per gettare un seme di novità”.
Secondo Tavani, “si riparte dalle imprese. Fratelli d’Italia è l’unica novità politica. Nel centrosinistra chi ha vinto le primarie? Le ha vinte la Cgil. E le ha vinte l’apparato della sinistra”.
Foto – Vasto, la convention di Fratelli d’Italia
Nella sala conferenze della Società operaia di mutuo soccorso, Fratelli d’Italia ha lanciato l’ultima settimana della campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio.