È stata una giornata di festa quella vissuta ieri dalla Vastese calcio 1902 che si prepara a vivere l’avventura del campionato di serie D dopo la vittoria del campionato di Eccellenza. In mattinata i biancorossi sono stati ricevuti in Municipio dall’ammistrazione comunale. Poi, nel pomeriggio, Giuliano e compagni sono tornati in campo all’Aragona per sfidare una squadra di ex giocatori biancorossi. La giornata si è chiusa poi con la festa nel piazzale interno dello stadio.
L’incontro in Municipio. Ad accogliere giocatori, dirigenti, tecnici e tifosi è stato il presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte che ha rivolto a nome di tutta la città i complimenti alla Vastese per il successo nel campionato appena concluso e ha sottolineato il ritrovato entusiasmo attorno alla squadra calcistica
Mister Colavitto. Il condottiero della cavalcata vincente ha ricordato come “ero positivo all’inizio dell’anno e il campionato ci ha dato ragione”. Il tecnico ha espresso ancora una volta il suo “grazie a questi ragazzi, a questi uomini. Lo ricordo sempre, il singolo può far vincere una partita, il gruppo fa vincere un campionato. Non vi ho mai visti mollare un centimetro e ache per me questa stagione è stata una crescita sotto il profilo professionale e umano”.
L’emozione di Travaglini. Dopo gli interventi del sindaco Lapenna e di Carlo Della Penna, tocca ad un’emozionato Pino Travaglini prendere la parola. “Se ripenso allo scorso giugno mi vengono i brividi. I tifosi mi chiesero una mano – ricorda il dirigente vastese – e mi sono lanciato in questa avventura. Per me e i miei amici le missioni impossibili non sono mai state impossibili. Per qualche mese abbiamo trascurato il nostro lavoro, non eravamo certi di potercela fare ma alla fine è andata bene”. Poi un pensiero per Colvitto. “In tanti anni di calcio ho avuto non so quanti allenatori. Ma lui è un uomo speciale“. Lo sguardo è già rivolto al futuro. “Andremo avanti per la nostra strada. Potremo anche sbagliare, sempre cercando di fare il meglio, ma credo che chi non sbaglia non è umano. Abbiamo una missione e la portereo avanti”.
I dirigenti e il Puma. Il presidente Bolami ha ancora addosso l’entusiasmo dell’ultima e decisiva partita con il Val di Sangro. Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli altri dirigenti vastesi presenti nell’aula consiliare. Per la squadra è bomber Armando Iaboni a prendere la parola. “Difendere questi colori con dei tifosi bellissimi mi ha dato ogni giorno la forza di lottare. A 37 anni ho provato le emozioni di una volta”.
La Coppa dello Scudetto Dilettanti. La richiesta era arrivata da un gruppo di tifosi e Mimmo Crisci, ex presidente della Pro Vasto, non ha esitato a rispondere “sì”. E così la coppa simbolo dello Scudetto Dilettanti conquistato dai biancorossi nella stagione 2008/2009 è stata consegnata simbolicamente al sindaco Lapenna per poter a breve trovare posto allo Stadio Aragona. È stata grande l’emozione quando il trofeo è stato portato in aula da uno dei tifosi protagonisti della richiesta a Crisci. Emozioni per chi aveva vissuto quel pezzo di storia calcistica vastese, in particolare per Nicola Della Penna e Marco Cervino che erano in quella squadra vincente. “Mi auguro che questa nuova società non sia una meteora – ha detto Crisci scatenando gli scongiuri di Bolami & co. -. Ma vedo persone capaci accanto a Franco e sono certo che sapranno fare bene.
La sfida dell’Aragona. La promozione è arrivata lontana dall’Aragona, così la Vastese è tornata sul suo campo per sfidare una selezione di ex calciatori (e qualche giocatore ancora in attività, come Daniele Avantaggiato) in un clima di festa. E così, mentre la squadra di oggi vedeva rivoluzionati i suoi ruoli (da Iaboni centrale difensivo a Giuliano centravanti fino a Giansante in porta), dall’altra parte c’era un Pino De Filippis in grande spolvero tra i pali e poi tanti giocatori come Naccarella, Gaeta, Baiocco, D’Ainzara, Enrico Russo, Mario Lemme e tanti altri, compreso qualche dirigente, guidati in panchina da Antonaci e Vecchiotti. Un modo speciale per festeggiare il ritorno dei biancorossi in una serie interregionale e per vivere un pomeriggio all’insegna del divertimento. Un pomeriggio proseguito a suon di musica, con i “Liberi su cauzione”, e con cibo e birra in quantità.