Rose rosse, bandiere tricolori e il picchetto d’onore delle associazioni di combattenti e d’Armi per salutare per l’ultima volta il cavalier Mario Pollutri. La chiesa di San Giovanni Bosco è gremita all’inverosimile e tanta gente deve rimanere fuori, sul sagrato, ma vuole comunque essere presente, alle esequie. All’inizio della cerimonia sono le toccanti parole di Luca Di Donato, vice presidente dell’associazione marinai, a ricordare la figura dello storico presidente del sodalizio.
“Noi crediamo – dice nell’orazione funebre don Michele Carlucci – che la vita si concluda col trionfo della morte. In realtà, la vita si conosclude con l’eternità. Mario non ci ha lasciato. Sarà sempre con noi nella vita eterna”. Poi il ricordo commosso dei familiari, che con lui hanno condiviso il percorso della malattia e la recita della preghiera del Marinaio.
Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ha ricordato la passione con cui Mario Pollutri ha organizzato per anni le celebrazioni del 4 Novembre e del 25 aprile: “Non voleva sbagliare nulla”. E proprio nel giorno della Festa della Liberazione, a lui tanto cara, il cavaliere ha lasciato la vita terrena.
Il legale col mare e le tradizioni – Storico presidente della sezione vastese dell’Anmi (Associazione Nazionale Marinai di Vasto), Mario Pollutri è stato dipendente del Comune di Vasto. Il suo legame con il mare e la marineria vastese era e resterà indissolubile. Pollutri è stato l’animatore di tante manifestazioni che hanno avuto l’associazione dei marinai come protagonista. Giornata per lui particolarmente emozionante fu quella del 22 settembre, quando a Punta Penna venne inaugurato il Viale Marinai d’Italia.
È stato il preciso e appassionato direttore d’orchestra delle diverse celebrazioni cittadine tra cui quelle del 4 novembre e del 25 aprile, sottolineando i momenti solenni delle cerimonie con le sue parole sempre garbate. La sua passione per la marineria emergeva con chiarezza nelle celebrazioni di Santa Barbara, patrona dei marinai. La cura con cui seguiva l’appuntamento ogni anno resteranno indimenticabili in chi ha condiviso queste esperienze con lui. Sono giorni tristi per la sua famiglia, innanzitutto per la moglie Tina, i figli Stefano e Piermichele, le nuore, i nipotini, il fratello, la sorella e tutti i suoi familiari che lo hanno amato.
Ma sono giorni tristi anche per la comunità vastese, di cui Mario Pollutri amava e incarnava passioni e tradizioni popolari (come la rievocazione della Sciabica sulla spiaggia di Vasto Marina).