Hanno pulito la spiaggia per ribadire le ragioni del rispetto dell’ambiente e del “Sì” al referendum contro le trivellazioni petrolifere in mare. Il candidato sindaco di Vasto, Ludovica Cieri, e gli attivisti del Movimento 5 Stelle si sono ritrovati ieri mattina sull’arenile di Punta Penna. Armati di guanti e buste, hanno ripulito la spiaggia dai rifiuti, rimuovendo soprattutto tanta plastica abbandonata tra la sabbia.
Ieri “cittadini, simpatizzanti ed attivisti – si legge in un comunicato del Movimento – si sono ritrovati sulla spiaggia di Punta Penna per una operazione di pulizia che è arrivata fino alla spiaggia di Libertini. Una trentina di persone, tra adulti e bambini, hanno raccolto, circa 20 sacchi di immondizia varia tra cassette di polistirolo, bottiglie, scampoli di reti da pesca, contenitori vari. Quantomeno strano, è apparso ai partecipanti, il fatto di aver rinvenuto delle vere e proprie buche nella sabbia adeguatamente coperte, che contenevano vari materiali quali sedie, ombrelloni e sdraio, il tutto proprio nel cuore della riserva.
Si conclude così una tre giorni di sensibilizzazione sul referendum del 17 aprile, iniziata con il Convegno del 31 marzo che ha visto la partecipazione, oltre al candidato Sindaco Ludovica Cieri, di due europarlamentari Piernicola Pedicini e Daniela Aiuto. Il 9 aprile si è tenuto invece un pubblico comizio partecipato dal Consigliere Regionale Pietro smargiassi ed il Senatore Gianluca Castaldi conclusosi poi presso il Bar Roma dove gli intervenuti hanno potuto degustare un aperitivo di mare” preparato dal Ristorante Trattoria Zi Albina”.
FdI si schiera per il “Sì” – “Al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni, andremo a votare e voteremo convintamente Sì per fermare lo scempio nei nostri mari e sui suoi fondali”. Lo annuncia il coordinamento regionale di Fratelli d’Italia-alleanza nazionale, secondo cui, “votare al referendum è un diritto che bisogna esercitare con forza, per dare un chiaro segnale di come in Italia sia giunta l’ora di investire con decisione sulle energie rinnovabili. Un segnale che deve riuscire a sconfiggere gli irresponsabili inviti all’astensionismo del Governo Renzi e del Pd che hanno già boicottato il referendum non accorpandolo alle elezioni amministrative di giugno, con il chiaro intento di non far raggiungere il quorum necessario alla validità della consultazione popolare. Ricordiamo inoltre che sebbene le modifiche contenute nella legge di stabilità prevedano il divieto di ricerca e coltivazione entro le 12 miglia costiere, vengono comunque fatti salvi i permessi di ricerca e le concessioni di coltivazione già rilasciati per la durata di vita utile del giacimento”.
FdI parla di “ambiguità del Governo regionale che, nelle piazze e tra la gente si proclama contrario alle trivellazioni, e nei fatti, con un incomprensibile dietrofront, ha abbandonato il gruppo delle Regioni che si battono a sostegno del referendum. Evidentemente per il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, sono più importanti le indicazioni del presidente Renzi rispetto alle richieste degli abruzzesi che vorrebbero vedere il nostro mare come una risorsa ambientale a servizio del turismo, e non certamente a servizio delle compagnie petrolifere”.
Il Nuovo Faro – E l’invito di andare a votare per il sì arriva anche da Edmondo Laudazi e Mario Olivieri: “Il mare Adriatico appartiene a noi tutti e non alle compagnie petrolifere. Vota sì per la vita del mare”.