Sono da poco passate le 14.30 quando Nicola Di Santo arriva al campo sportivo dei Salesiani, dopo Luigi Baiocco e Massimo Vecchiotti, toccherà a lui guidare la Vastese nel campionato di Promozione e condurla alla vittoria. Assente, per la prima del papà da tecnico biancorosso, suo figlio Mattia, all’estero per un viaggio programmato da tempo.
Il nuovo allenatore è felice per questa opportunità, ma chiarisce subito: “Non ho la bacchetta magica, questo è un campionato difficile, dove nulla è scontato. Fin dall’inizio dire che questa squadra avrebbe potuto vincere il campionato con largo anticipo, che era la più forte, è stata un’arma a doppio taglio, non dobbiamo rilassarci e pensare che ci sia dovuto, dobbiamo sudarci tutti i risultati, bisogna capire che gli altri quando giocano contro la Vastese si impegnano il doppio”.
Poi ha spiegato i motivi che lo hanno convinto: “Avevo ricevuto anche altre richieste, ma non ho accettato, a questa però non potevo dire di no, anche perché sono un ex giocatore della Pro Vasto. Mi affascina il progetto che è serio e ambizioso”. Di Santo ha anche parole per il suo predecessore: “Mi dispiace per come sia andata a finire con Massimo Vecchiotti, ma il calcio è questo”.
Ha fatto qualche richiesta di mercato? “Ci vorrebbe un centrale difensivo con personalità, anche se abbiamo Ciarlariello che mi è sembrata la brutta copia del difensore valido che conosco, punto a recuperarlo e farlo tornare ad alti livelli. La squadra è buona, conosco tutti, ho già allenato alcuni di loro, come Alberico, Pantalone e Ciarlariello, non ci saranno stravolgimenti eccessivi, la conosco per averla seguita, durante l’anno ho visto le partite di mio figlio, la società ha fatto la scelta più logica”.
Nello staff con il nuovo tecnico ci sarà l’allenatore della Juniores, Michele Stivaletta, in lizza nei giorni precedenti per la panchina biancorossa, ricoprirà l’incarico di vice, “E’ l’unica richiesta che ho fatto alla società – ha detto Di Santo -mi darà una mano e continuerà ad occuparsi dei giovani. Il preparatore dei portieri posso farlo anche io, al momento non è prevista questa figura, ma voglio parlarne con Marconato e valuteremo il da farsi. La prima cosa che dirò ai ragazzi? Basta con i tocchetti, ci vuole maggiore concretezza, l’Aragona, avendo un campo di gioco largo, ci può creare problemi in questo, ma devo far capire al gruppo che dobbiamo essere meno superficiali”.
In conclusione una battuta sul figlio: “Mattia è come gli altri, forse se avesse fatto la riserva non avrei accettato, ma visto che ha giocato con tutti gli altri allenatori per me è stato più facile decidere”.
Subito dopo il mister si è trattenuto negli spogliatoi con la squadra per un discorso durato circa 20 minuti, una volta entrato in campo ha parlato con Marconato e poi è iniziato l’allenamento. Assenti nella seduta odierna, oltre a Mattia Di Santo, Napolitano per un virus e Avantaggiato impegnato con il gruppo degli Atleti di Cristo di cui fa parte. A bordo campo Triglione con le stampelle dopo lo stiramento di domenica, ne avrà per 15/20 giorni.
Foto – Nicola Di Santo nuovo allenatore della Vastese
Il tecnico dirige il suo primo allenamento alla guida dei biancorossi.