“Ho letto l’articolo ‘Soprintendente venga a vedere la nostra cura per il d’Avalos’ (clicca qui) in cui il primo cittadino dice: ‘Ho invitato ufficialmente il soprintendente archeologico Maria Giulia Picchione a venire a Vasto e potersi rendere conto di persona dell’attenzione, della cura e dell’impegno, che questa pubblica amministrazione dedica, quotidianamente, al patrimonio artistico e culturale cittadino, ivi compreso il Palazzo d’Avalos’. Ben sapendo che le finanze pubbliche non stanno passando un momento felice, al fine di evitare costi di viaggio e perdita di tempo prezioso del su menzionato Soprintendente, mi permetto offrire al medesimo una documentazione fotografica delle ore 18,30 del 16 settembre, in cui appare inequivocabile tutta la cura e l’impegno che la Pubblica Amministrazione Vastese dedica al Palazzo”.
Così Roberto Raimondi, comproprietario privato e inquilino di Palazzo d’Avalos, che interviene nella polemiche tra il M5S e il sindaco di Vasto, riguardo le condizioni della struttura, scrivendo a Zonalocale.it: “Questo, senza contare gli oltre 10/15 esposti/querele inoltrati a codesta Soprintendenza, Procura della Repubblica e Vigili del fuoco di Vasto/Chieti in oltre dieci anni, dal sottoscritto e dal condominio di Palazzo d’Avalos. Rammento al riguardo che la medesima Soprintendenza inibì l’utilizzo del cortile nelle more di adempimenti, tra cui la riparazione dei danni causati dagli eventi tenutisi negli anni. Adempimenti che non ebbero né rispetto né seguito. Per quanto concerne poi il mandato dato dirigente del settore Cultura del Municipio di redigere una dettagliata relazione sulle attuali e reali condizioni del Palazzo – sottolinea Raimondi – è sicuramente una encomiabile iniziativa, ma, considerato che il predetto dirigente è comunque in qualche modo almeno corresponsabile del decoro dello storico immobile, appare per lo meno singolare che l’incarico di fare degli approfondimenti sia affidato proprio a lui. Per una persona come me, completamente all’oscuro dei meccanismi di Palazzo, è come far correggere il compito in classe e far dare il voto al medesimo alunno che lo ha svolto“.