È stato accolto da calorosi applausi al suo arrivo nell’anfiteatro del complesso monumentale San Felice di Torino di Sangro. Marco Tardelli, campione del mondo con la nazionale italiana a Spagna 82, è stato uno dei premiati nella quinta edizione del Premio Mithos, dedicato alla memoria di Donato Iezzi, medaglia d’oro al valore civile, scomparso nel 2003 mentre si prodigava a favore della sua comunità.
Una manifestazione che rappresenta il culmine di un progetto teso alla diffusione del valore della legalità. Insieme a Tardelli, che ha ricevuto il riconoscimento dal prefetto di Chieti Antonio Corona, felice di poter incontrare un suo idolo sportivo, l’amministrazione guidata da Silvana Priori ha voluto premiare il prefetto di Ancona, Raffaele Cannizzaro, il procuratore della DDA di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo, il procuratore della DDA di Firenze, Giuseppe Creazzo e poi Riccardo Cucchi, caporedattore sport di Radio Rai, intervenuto telefonicamente alla manifestazione. Tardelli, nel ricevere il Premio Mithos, ha voluto rimarcare sulla necessità di una cultura della legalità in un mondo del calcio che ormai è costantemente al centro di scandali di ogni genere, primo fra tutti quello delle scommesse.