Mattinata sulla spiaggia per i bambini delle primarie dell’Istituto omnicomprensivo “Ridolfi-Zimarino”, che hanno partecipato alla manifestazione di Legambiente sulla difesa della costa e i problemi legati all’erosione. “Capitanati” dal dirigente scolastico, il professor Livio Tosone, e da alcune docenti, i bambini hanno percorso un lungo tratto di costa per ripulire la spiaggia.
Contestualmente, presso l’hotel Sporting, incontro tra rappresentanti di Legambiente, l’assessore regionale Donato Di Matteo, l’amministrazione comunale, nelle persone del sindaco Remo Bello e dell’assessore Antinoro Piscicelli, Nicola Bussoli dell’associazione “Amare” e gli operatori balneari, per affrontare il problema dell’erosione della costa.
Per l’associazione ambientalista, il presidente regionale Giuseppe Di Marco e Marco Mancini, referente nazionale del dossier che l’associazione ha prodotto proprio sul tema dell’erosione. “Su questo territorio – ha spiegato Di Marco – ci sono delle specificità che devono essere affrontate in maniera ecocompatibile. Con questo appuntamento abbiamo voluto gettare le basi per creare un tavolo di lavoro che valuti le singole criticità del territorio, per un approccio efficace al problema“.
Dal canto proprio, l’assessore Di Matteo ha spiegato quanto fatto finora dalla Regione: “Intanto occorre sottolineare che abbiamo trovato una situazione disastrata, caratterizzata da emergenze e urgenze che abbiamo dovuto tamponare. Non nascondo che a livello burocratico ci sono stati dei rallentamenti, ma ho personalmente sollecitato il rispetto di un preciso crono-programma. Per quanto riguarda il problema specifico di Casalbordino, ho sentito diversi esperti e le varie diatribe l’utilità delle scogliere o dei pennelli. Su questo, però, nessuno ha la ricetta infallibile. Quello che è certo è che occorre evitare interventi sulle singole parti di costa, che risolvono un problema creandone un altro; bisogna invece preferire un approccio organico”. Inevitabile, poi, un passaggio sul Parco della Costa teatina: “La storia degli ultimi 20 anni ci ha insegnato che i parchi non funzionano se rimangono un recinto protettivo; occorre introdurre innovazioni che mettano al centro l’uomo e le sue attività, naturalmente compatibili con l’ambiente. Per questo è fondamentale studiare un buon piano attuativo, da accompagnare alla perimetrazione; senza di esso, tra qualche anno ce ne dovremo scappare da questi territori”. Nel suo ragionamento, l’assessore Di Matteo ha anche inserito il problema della petrolizzazione: “Siamo fortemente contrari ai progetti come Ombrina, e siamo convinti che la strada della nostra regione deve essere un’altra, ma dobbiamo evitare che la nostra posizione ci faccia fare scelte affrettate sul Parco”.
Per conto dell’amministrazione comunale, l’assessore Piscicelli ha infine ringraziato l’assessore regionale per l’attenzione che dimostra nei confronti del territorio, ribadendo le richieste fatte alla Regione per contrastare il fenomeno dell’erosione.
Chiaro e conciso, a questo proposito, il sindaco Remo Bello: “Non ci sono grosse somme da stanziare, basta rinforzare la scogliera e sistemare due pennelli alla foce del Sinello. Sono poche le cose da fare e si possono fare senza stravolgere le bellezze della nostra costa”.