“Il 2013 sarà l’anno della lotta all’evasione fiscale. Non verranno solo intensificati i controlli, ma l’obiettivo sarà anche un altro: colpire le sacche di evasione. A Vasto ci sono troppe imprese che non pagano le tasse”. Tra arretrati di Tarsu e Ici ormai di molti anni fa, ci sono aziende che devono versare al Comune somme fino a 500mila euro. Non pagano e poi, quando vengono scoperte, fanno ricorso contro le richieste di arretrati, allungando i tempi per anni. Infine, nel momento in cui vengono condannate, allora chiedono al Comune una transazione per sborsare meno soldi. Luciano Lapenna dichiara guerra all’evasione fiscale.
“Ho chiesto alla Soget una particolare attenzione al mondo delle imprese, che per la maggior parte sono sane”, afferma il sindaco di Vasto durante la conferenza di fine anno nella sala Vennitti del Consiglio comunale. “Ma ci sono ancora molti furbi che continuano a evadere le tasse, soprattutto nei settori del turismo e dell’edilizia”.
E sulla Tares, la nuova tassa comunale sui rifiuti e servizi, che dall’anno nuovo peserà sulle famiglie, il primo cittadino promette equità e attenzione verso i ceti più deboli.
Ma nelle casse municipali i soldi sono pochi, anche perché lo Stato centrale ha ormai da tempo chiuso i rubinetti. I Comuni devono arrangiarsi e stringere la cinghia. “Se tagli dovranno esserci – dice Lapenna – non riguarderanno i servizi sociali”.
Il settore finanziario del municipio è ancora alle prese con i debiti accumulati negli anni, per un totale di “61 milioni di euro di mutui, solo 4 dei quali contratti con le mie amministrazioni. Gli altri risalgono al centrodestra, compresi i 15 milioni di euro di debiti fuori bilancio. Ci sono mutui che andranno a scadere nel 2040. E con le regole imposte dal Patto di stabilità non possiamo contrarne altri, se non in minima parte”.
Foto – Lapenna, conferenza di fine anno 2012
Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ha tracciato in municipio il bilancio dell’attività amministrativa del 2012.