Una serata con una “cena al buio” per condividere e comprendere il mondo di chi non vede. È l’iniziativa promossa dal Lions Club Vasto New Century ha organizzato, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della sezione di Chieti, lo scorso 30 gennaio a Vasto. L’appuntamento aveva lo scopo di divulgare e conoscere le risorse di chi vive la disabilità visiva. Si è utilizzato il momento della “cena” come esperienza di convivialità in cui, mancando il riferimento visivo, si è lasciato spazio alla comunicazione, all’ascolto e all’utilizzo di strategie sensoriali compensative.
“La serata – spiegano gli organizzatori – è trascorsa, presso l’Hotel Excelsior, in una sala completamente oscurata, in cui i partecipanti hanno potuto cenare senza l’ausilio della vista, utilizzando gli altri sensi, ma soprattutto immergendosi per un paio d’ore nel mondo delle persone non vedenti”. Il presidente Michele Celenza, durante la presentazione dell’evento, ha spiegato come “la disabilità visiva non è condizione limitante della normalità, ma è un valore aggiunto della persona che con strumenti adeguati e buona volontà raggiunge elevati livelli di integrazione sociale, politica ed economica”.
Presente anche Antonio Santone, Presidente della sezione di Chieti della UIC, che ha sensibilizzato la platea sulla prevenzione della vista e quindi dell’occhio, l’organo di senso più delicato del corpo umano. “Non sono mancati momenti molto toccanti – raccontano i promotori della serata – come quando il presidente Santone ha spiegato che la vita di una persona non vedente è molto dignitosa e che, contrariamente a quello che si crede, ciò che a loro realmente manca non è eseguire azioni come ad esempio guidare, ma il non poter vedere i colori della natura e soprattutto il non poter mai conoscere il volto dei propri figli”.
Da parte degli organizzatori, al termone di una serata emozionate, anche il ringraziamento particolare alle hostess, non vedenti, che hanno accompagnato i partecipanti ai propri tavoli ed hanno servito le pietanze.