È stato un Presepe vivente condizionato da pioggia e freddo quello andato in scena nel pomeriggio di Santo Stefano nei vicoli del centro storico di Vasto. Il primo dei tre appuntamenti in calendario (gli altri saranno il 1 gennaio e il 6 gennaio) ha avuto un afflusso di visitatori decisamente più basso rispetto al solito. Niente coda all’ingresso di palazzo d’Avalos e poca gente anche nei vicoli, dove sono state allestite le diverse scene. I tanti figuranti (tranne qualche eccezione), sfidando le avverse condizioni climatiche, hanno comunque preso posto nei luoghi dove sin da questa mattina erano stati posizionati attrezzi, capanne e quant’altro per ricostruire un’atmosfera suggestiva. Chi ha scelto di recarsi comunque al presepe vivente ha potuto apprezzare le numerose scene con arti e mestieri di un tempo, ha gustato pane e olio formaggio, ricotta, vin brulè e scrippelle, prima dell’uscita in piazza del Tomolo. Come negli altri anni sono alternati i figuranti che hanno interpretato la Sacra Famiglia, che ha preso posto nella grotta ricostruita sulla Loggia Amblingh. Ora il prossimo appuntamento è per il 1 gennaio, quando ci sarà anche la visita dell’arcivescovo Bruno Forte dopo la messa celebrata a San Giuseppe.