Hanno manifestato… restando a scuola. Protesta ‘lampo’ questa mattina degli studenti del Liceo Scientifico Mattioli di Vasto, per attirare l’attenzione della Provincia di Chieti che, secondo gli studenti è sorda di fronte le sollecitazioni che arrivano dall’istituto di via San Rocco. E così, nella giornata in cui in Italia si scende in piazza in tante città, i rappresentanti d’istituto hanno promosso un sit-in nella palestra della scuola, luogo al centro dell’attenzione già da diverso tempo. Quasi tutti gli studenti della scuola “tranne quelli che avevano in programma compiti in classe”, hanno speigato i rappresentanti, sono scesi in palestra e si sono seduti a terra ordinatamente. Molti di loro avevano dei cartelli, con le scritte #nuotoinpalestra, #voceaigiovani, gli hashtag che hanno accompagnato sui social network le foto della giornata. È il rappresentante Andrea D’Arpa a prendere la parola in assemblea e ribadire il senso della giornata. “Sono due i grandi problemi della scuola. La palestra, dove con l’arrivo della pioggia è impossibile fare lezione. Quando va bene, e piove poco, è necessario mettere decine di stracci per asciugare le chiazze d’acqua che si creano, quando le piogge sono abbondanti qui non si può entrare. Anche la rampa di accesso per disabili, che ha la copertura in plexiglass, ha lo stesso problema, creando non poche difficoltà a chi magari ha le stampelle e deve venire a scuola”. Fino a qualche giorno fa, raccontano gli studenti, si faceva lezione al freddo perchè i termosifoni non erano stati accesi. “Ora invece funzionano”, precisano.
La protesta degli studenti liceali inizia alle 11.15 e dura mezz’ora, poi tutti in classe per continuare le lezioni. “Non ci sembrava giusto – spiega Andrea – fare un corteo o altre manifestazioni, saremmo passati come quelli che volevano solo saltare un giorno di scuola. Per questo ho proposto, insieme agli altri rappresentanti Mariachiara Sciascia, Gianluca Iammarino e Lorenzo Orlando, questa forma di protesta. Abbiamo scattato dei selfie, per diffondere il nostro messaggio attraverso i social network che, se usati per una giusta causa, diventano strumenti utili e preziosi“. I ragazzi, durante il sit-in, hanno tenuto a precisare che “non protestiamo contro la nostra scuola. Sappiamo benissimo che non dipende dalla dirigente, il liceo con 7mila euro di fondi all’anno non può certo risolvere un problema serio come quello del tetto. Noi protestiamo contro un’istituzione puù grande che ci nega i nostri diritti. Ormai sono 5 anni che la Provincia promette di aggiustare la palestra ma non lo fa. Mi hanno detto che l’altro giorno sono venuti dei tecnici a fare un sopralluogo, finchè non vediamo i lavori non ci crediamo”. Alle 11.45 i ragazzi, in maniera ordinata, sono tornati nelle classi per riprendere le lezioni. “Ci aspettiamo che la Provincia si faccia carico di questo problema – aggiunge Andrea -. Se la situazione non verrà risolta siamo pronti a scendere in piazza per manifestare”.