Quando la passione per i motori viene trasmessa di padre in figlio gareggiare e passare molto tempo dietro a marmitte e in giro per l’Italia in pista rappresenta un vero e proprio amore. È proprio questo il caso di Umberto Celano, proprietario della Hobby Motors e pilota di kart. Umberto ha da poco concluso il suo campionato, classificandosi in seconda posizione nella categoria 125cc della CUP Race U.M.A. 2014 ed è stato premiato sabato scorso presso il Beach Club in località Cinquale (MS), dove erano presenti piloti provenienti da tutta l’ Italia che hanno preso parte ai vari campionati. Questa passione ereditata dal padre Liberatore Celano, ha contagiato per così dire anche i suoi figli Pietro e Matilde e per conoscere meglio i suoi risultati, il lavoro che c’è dietro e la sua storia, ci siamo rivolti a lui per qualche domanda.
Partiamo dal principio: come nasce la passione verso i motori?
La passione per i motori in generale nasce grazie a mio padre che fin da quando ero piccolo mi ha trasmesso questo suo amore. La città di Vasto ha sempre avuto una storia motoristica abbastanza importante. In passato infatti non erano poche le gare a circuito cittadino ed una di queste se non ricordo male veniva fatta intorno a piazza Rossetti, ma questo me lo ha raccontato mio padre perché ero ancora troppo piccolo e forse non ero neanche ancora nato. Lui partecipava a queste gare cittadine sia come meccanico che come pilota. Mi ha sempre parlato anche dell’autocross di Monteodorisio, un piccolo circuito ma molto importante per la nostra zona, che ha risvegliato la passione per i motori dei vastesi intorno agli anni novanta.
In che modo hai iniziato a gareggiare o comunque entrare nel mondo dei kart?
Per diverso tempo, all’incirca quando avevo 25 anni, ho praticato assistenza alle gare di go kart. Successivamente, dopo un periodo di stop per la nascita dei miei figli, mi sono riavvicinato a questo mondo. Il motivo di questo mio riavvicinamento è stato mio figlio Pietro. Da lì ho partecipato in un primo momento a campionati ‘monomarca’, ovvero una competizione nella quale si partecipa con lo stesso mezzo per tutti i piloti, mentre da quest’anno ho deciso di partecipare con i miei mezzi al campionato nazionale.
Anche tuo figlio ha preso parte a più campionati, lo hai contagiato come tuo padre ha fatto con te?
In un certo senso sì, così come mio padre è riuscito a trasmettermi questa passione, così forse è avvenuto per mio figlio. Pietro ha 11 anni e quest’anno ha gareggiato nella categoria 60cc mini e si è classificato undicesimo. Anche a lui piacciono molto i motori e non esita nel passare molto tempo con me in officina. Anche mia figlia Matilde di 8 anni sembra essere interessata a questo mondo ed ecco perché ogni tanto mi piace scherzare su questa cosa dicendo che forse, se un giorno in famiglia ci sarà la presenza di un cane, anche lui potrebbe guidare e innamorarsi dei motori.
In che situazione si trova il movimento intorno ai kart?
Rispetto agli anni precedenti il movimento intorno ai Kart sta diminuendo, ma il motivo è di natura economica. Con la crisi ci sono sempre meno sponsor e bisogna attingere alle proprie risorse economiche, non sempre adatte a garantire il proseguimento del campionato.
Con quale kart scendi in pista?
Inizialmente andavo in pista con una Tony Kar con motore Vortex Rok, mentre ora gareggio con un telaio Louis Hamilton con un motore X-30.
Conciliare una passione con il tuo impegno lavorativo quanto è difficile?
Avendo un lavoro, trovare il tempo per preparare il kart e farlo al meglio in vista di una gara non è cosa semplice. Nei weekend liberi io e mio figlio dedichiamo molto tempo alle prove in pista ed è proprio la passione che ci accomuna a spingerci a macinare tanti chilometri nel fine settimana. Naturalmente contiamo solo sulle nostre risorse economiche e lo sponsor dei nostri mezzi è la mia officina- Hobby Motors.