Le crepe del piano interrato sono sempre più numerose e cominciano a preoccupare seriamente. Tant’è che nel Programma triennale delle opere pubbliche, il Comune di Vasto ha inserito tre interventi per Palazzo d’Avalos, due dei quali per ritrutturare e sistemare parte dell’edificio e il cortile interno, un terzo per ampliare la pinacoteca, aprendo al pubblico alcune splendide sale affrescate.
Per gli interventi strutturali più urgenti, la stima prevista dal documento approvato la scorsa settimana in Consiglio comunale è di un milione di euro, più altri 400mila per dare nuovo slancio agli spazi espositivi da aprire al pubblico. Soldi che il Comune non ha e, di consewguenza, li chiede alla Regione Abruzzo. Previsioni che, però, potrebbero essere al ribasso rispetto ai gravi problemi che l’antica residenza dei marchesi sta evidenziando.
Esterno – L’edificio monumentale, simbolo della città antica insieme al Castello Caldoresco, è in condizioni di degrado. Lo evidenzia già l’aspetto esterno: basta dare uno sguardo alla facciata (l’ultima tinteggiatura risale a 22 anni fa) e alle pareti laterali. Nell’angolo nord-est, inoltre, sono evidenti le crepe che partono dal sottotetto e scendono fino al piano intermedio. Servirà un finanziamento da un milione di euro, ma un’ala del d’Avalos è tuttora di proprietà privata.
Quello che non si vede – I problemi più seri non sono visibili dall’esterno, perché sono nascosti nell’interrato, dove le crepe cominciano a farsi preoccupanti e il Comune sta valutando come intervenire. E’ probabile che il milione di euro previsto dal piano triennale non basti a risanare una situazione che è più complicata di quanto si potesse pensare fino a qualche settimana fa.
Cortile – Venticinquemila euro. E’ la somma prevista dal documento che programma le opere pubbliche per il rifacimento del ciottolato disastrato del cortile interno, che quest’anno, dopo lo stop del 2013 per motivi di sicurezza, è tornato a ospitare le manifestazioni estive. Soldi che, anche in questo caso, si teme non siano sufficienti. Probabilmente, servirà una cifra quattro volte superiore.