Per dispetto, riga la fiancata dell’automobile di una persona che conosce a malapena, ma il suo gesto viene registrato dalla videosorveglianza della casa del vicino. Danneggiamento aggravato. E’ l’accusa di cui dovrà rispondere E.L., un uomo di 66 anni di San Salvo, che dovrà anche risarcire 1500 euro di danno provocato.
E’ accaduto a Vasto il 25 aprile scorso. Ecco cosa hanno registrato le telecamere installate dal vicino di casa della vittima, che “informava il danneggiato della possibilità che il sistema di videosorveglianza avesse ripreso l’autore”, ricostruisce i fatti il vice questore Cesare Ciammaichella, dirigente del Commissariato di Vasto. “Visionando le immagini, la vittima del reato notava che un uomo, da lui conosciuto di vista, si avvicinava all’autovettura rigandola con qualcosa di puntuto che aveva in mano e, subito dopo, accedeva all’interno di un’abitazione situata proprio di fronte a quella del signore che possiede l’apparato di videosorveglianza”.
Gli agenti hanno acquisito la registrazione, da cui “la polizia scientifica effettuava dieci estrapolazioni fotografiche dal filmato, da cui si vede chiaramente un uomo transitare sulla via interessata, portando un ombrello e una busta nella mano sinistra; tendere la mano destra verso l’auto ivi parcheggiata danneggiandola per poi avvicinarsi allo sportello posteriore sinistro e seguitare a rigarla. Subito dopo lo stesso uomo si chinava sul cofano anteriore sinistro e, mentre si spostava, tendeva ancora il braccio destro in direzione del cofano dell’auto nell’atto di rigare ancora l’autovettura. In un secondo momento, tornato sui suoi passi, l’autore del danneggiamento, forse perché pioveva, si chinava leggermente a osservare la macchina per poi accedere all’interno dell’abitazione”.
La vittima veniva chiamata in Commissariato a fornire i nomi di possibili sospettati e successivamente effettuava il riconoscimento fotografico. La presenza di quella persona nel luogo in cui era parcheggiata la vettura era confermata dal alcuni testimoni. Dunque è scattata la denuncia.
E.L. “è incensurato ed è considerato dai conoscenti una brava persona, dedita al lavoro e alla famiglia. Inoltre, è paradossale che conoscesse la vittima del danneggiamento solo in modo superficiale senza lamentare nei suoi confronti rancore o acredine”.
In genere le forze dell’ordine incontrano “difficoltà a individuare i responsabili di simili gesti, che agiscono normalmente di notte, il più delle volte scegliendo a caso le autovetture da rovinare, spesso solo per scaricare rabbia o frustrazione”.