Iniziare un tour europeo da una scuola è una scelta certamente inusuale per un musicista. È quello che però fa comprendere l’animo di Michele Gazich, ormai un “vastese d’adozione”, come si definisce lui, che sabato mattina, nell’Auditorium del Liceo artistico Pantini-Pudente di Vasto, presenterà i brani del suo ultimo lavoro, Una storia di mare e di sangue. Sono storie di emigrazione, antiche quanto attuali, che toccano ognuno di noi. “Per questo ho usato l’articolo una. Perchè credo che ognuno di noi in qualche modo abbia vissuto sulla sua pelle qualcosa del genere. Sono storie tra l’800 e il 900 ma molto attuali, come ne viviamo ancora oggi”. Portare questo album in giro per l’Europa, toccando Paesi con culture e sensibilità musicali differenti, è proprio un voler rendere vivo un messaggio di solidarietà, “un’Europa che accoglie e non respinge”, come la immagina lui.
Tutto questo con la carica raccolta in questa settimana a contatto con gli studenti vastesi del Liceo Pantini-Pudente che hanno risposto numerosi alla proposta offerta dall’istituto guidato da Letizia Daniele. Per Gazich, che unisce la Laurea in Lettere agli studi musicali, con il violino come strumento del cuore, l’insegnamento è una tappa già segnata nella aule universitarie. L’incontro con i liceali è certamente diverso, iniziato da una parte di conoscenza per proseguire con i lavori di gruppo. Incontri in cui il musicista si arricchisce dal rapporto con i giovani, che si stanno rivelando molto attenti, incuriositi, desiderosi di approfondire queste tematiche musicali e sociali. E poi ci sarà l’appuntamento di sabato mattina, quando insieme a Marco Lamberti, musicista che lo accompagnerà nel lungo viaggio europeo, racconterà le storie dei migranti contenute nel suo disco.
Essere a Vasto per lui è sempre piacevole. “La prima volta sono venuto nel 2006, grazie all’interesse di quello che potrei considerare un grande oratore, Ivo Menna. Da allora sono tornato a suonare ogni anno, e si sono creati rapporti intensi. Da quello con il negozio di dischi Barone, di cui voi avete raccontato la storia, un posto come non ce ne sono più, a tanti altri. Come Angelo Pollutri, con cui è nato questo progetto con la scuola, che ringrazio per questa esperienza. In un liceo dove sono al centro le arti figurative poter inserire anche la musica, altra arte nobile, credo sia molto giusto. Ho sentito anche i ragazzi riuniti in assemblea che parlavano della volontà di inserire qualche ora di musica tra le lezioni”. Dopo il concerto di sabato, alle 11 (aperto al pubblico) inizierà il tour, che vivrà questa prima fase, fino all’estate, nei paesi europei. “In molti luoghi sono già stato, quindi è bello sapere di andare e incontrare nuovamente tanti amici, a cui ogni volta si aggiunge qualcuno di nuovo”. Una tappa attesa è quella di Colonia, “città molto viva artisticamente, con un teatro che un’acustica stupenda. E infatti credo proprio che lì registreremo il concerto”.
Foto di Costanzo D’Angelo