Presentato sabato mattina nella sala consiliare del comune lo United Cupello, squadra “a conduzione familiare” che da tempo si è imposta come realtà di spessore a livello locale, che prenderà parte al campionato di seconda categoria. A fare gli onori di casa i presidenti Antonio e Oreste Di Francesco, il direttore generale Michele Di Stefano, l’allenatore Giuseppe Di Francesco, l’assessore allo sport Giuliano Tambelli, il sindaco Angelo Pollutri, oltre ai giocatori della prima squadra e della Juniores.
Il primo a prendere la parola è stato l’assessore Tambelli che ha sottolineato l’importanza di vedere dei giovani che indossano con orgoglio la maglia e che porteranno sicuramente in alto il nome di Cupello. Dal sindaco Pollutri arriva un grande in bocca al lupo: “Lo sport ha uno scopo sociale, noi abbiamo due squadre e le loro attività vanno incoraggiate”. Poi un accenno al campo in sintetico: “Una struttura che da Lanciano a Guglionesi non esiste, una scelta che è stata premiata e che riceve attenzioni anche da altre parti del territorio, abbiamo circa 300 atleti al giorno”. Sul dualismo tra Virtus e United: “Mediare toccava a me e non mi sono sottratto, sono felice che ognuno abbia trovato la propria collocazione e dimensione”. Il Comune ha contribuito economicamente, nel possibile, a dare una mano, così come fatto anche per altre società sportive locali.
Era giusto presentare questa squadra a tutti coloro che condividono questo progetto – ha aggiunto Antonio Di Francesco – ringrazio gli atleti che ci hanno scelto, per noi è motivo di grande stimolo e soddisfazione, grazie per la serietà e il rispetto. Speriamo sia un anno di vittorie, all’insegna dell’educazione, dell’amicizia e dei valori dello sport. Un ringraziamento va anche all’amministrazione e a chi ci sostiene”. Poi a parlare è il mister, Giuseppe Di Francesco: “Questa società è nata come gruppo di amici, nella consapevolezza di fare quello che piaceva, il calcio, come dimensione amatoriale, con spirito sportivo. Ora questa realtà ha una storia significativa nel territorio”. Sul suo passato chiarisce: “Ero nella Virtus, ma il progetto che avevo in mente non era possibile, così ho cercato di condividerlo con lo United. E’ una sfida sportiva e vogliamo essere liberi di creare i presupposti affinché i giovani abbiano delle opportunità, anche di aggregazione, di salute, di formazione ed educazione. Quale altra attività può vantare tali caratteristiche? Tutte le istituzioni hanno il dovere di fare questo, cerare opportunità per i giovani che hanno questo diritto. Noi dobbiamo dare loro le strutture e le attrezzature, senza illudere che a livello dilettantistico si possa vivere solo facendo calcio, sarebbe un grave errore. Tutti vogliono vincere, ma dobbiamo essere capaci di arrivarci facendo un passo alla volta. Dobbiamo fare stare bene i giovani qui”.
Il direttore generale, Miche Di Stefano, è alla sua prima esperienza fuori dal capo: “Dopo tanti anni a giocare passo a un nuovo ruolo con tanto entusiasmo. Sono sicuro che faremo un ottimo campionato”. Dello stesso parere il capitano Stefano di Francesco: “Sono orgoglioso ed emozionato, ci toglieremo delle soddisfazioni e ci divertiremo”.
In conclusione è intervenuto l’altro presidente, Oreste Di Francesco, che è anche giocatore: “Per me è motivo di orgoglio aver spostato il progetto della Juniores. Volevamo fare qualcosa affinché i giovani non si allontanassero dal calcio e così è nata questa realtà di supporto, di modo che i ragazzi che voglio fare un calcio meno impegnativo, con meno allenamenti e impegni non siano costretti ad andare altrove ecco il motivo per cui hanno tutti la stessa tuta, con i simboli dello United e della Virtus, per non differenziarli. Il campanilismo e la voglia di rivalsa a volte prevalgono, ma abbiamo trovato un accordo basato sul buonsenso. In bocca al lupo agli amici della Virtus”.
Foto – Presentazione United Cupello
Le immagini della presentazione dello United Cupello