Con una interessante Tavola rotonda sul tema “Medicina: esperienze, ricerca, opportunità” si è inaugurato sabato 25 gennaio presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “R. Mattioli” di Vasto il Festival della Scienza – Ad/ventura 2014. Ad introdurre i lavori è stato innanzitutto il Dirigente Scolastico prof.ssa Silvana Marcucci che ha richiamato la valenza culturale di questo importante evento del Liceo, in quanto Ad/ventura “è un luogo fisico e ideale sulla scienza, è palestra di creatività, è punto di vista sul mondo della ricerca, un viaggio che ricomincia ogni anno”.
Ha preso, poi, la parola la prof.ssa Rosa Lo Sasso, direttore scientifico della manifestazione, che ha ringraziato i tanti collaboratori dell’iniziativa ed ha illustrato ai presenti il tema scelto per celebrare il 15° compleanno della Settimana della Scienza “Echi: il fascino della riflessione”, un tema di straordinaria bellezza, che quest’anno dà la possibilità al Liceo e al Centro Culturale “VastoScienza” di “rinnovare il proprio impegno ad una ricerca sul territorio aperta a più prospettive”.
È seguito un breve intervento del moderatore del dibattito, il giornalista prof. Luigi Medea, che ha sottolineato come il titolo del Festival 2014 non è solo originale e suggestivo, ma “si pone anche come provocatorio e stimolante sul fronte formativo delle coscienze, oltre che su quello culturale”. Infatti, ha continuato il prof. Medea, in una società, come la nostra, immersa sempre più nel vortice dell’accelerazione della vita quotidiana e nell’ingranaggio del progresso tecnologico e scientifico, che se da una parte
procura meraviglia e plauso per chi è impegnato nella ricerca, dall’altra causa molte volte smarrimento e preoccupazione sul fronte etico e morale, è necessario riscoprire la “cultura della lentezza”. Il prof. Medea ha fatto riferimento al recente libro del noto scrittore cileno Luis Sepùlveda, “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”, una favola morale nella quale “viene ricordato a tutti che il tempo è prezioso e che vivere freneticamente non sempre è bene, perché si rischia di perdere gli appuntamenti importanti che la vita ci riserva”. Ben vengano, allora, ha concluso il prof. Medea, gli echi di riflessione del Festival della Scienza attraverso “i percorsi culturali diversificati”, previsti dagli organizzatori.
È iniziata, a questo punto, la Tavola Rotonda con gli “echi dal mondo della medicina”, offerti da quattro illustri personalità: la dott.ssa Maria Amato, la dott.ssa Iolanda Russo Menna, il prof. Liborio Stuppia e la dott.ssa Anna Suriani. Gli interventi si sono snodati in tre momenti, che hanno approfondito i tre aspetti indicati dal tema: esperienze, ricerca, opportunità. Nella prima parte i relatori hanno parlato delle loro esperienze. La dott.ssa Amato ha richiamato il suo percorso formativo al Liceo “Filippo Masci” di Chieti e il suo attuale impegno sia come Direttore di Radiologia dell’Ospedale di Vasto, sia di Deputato inserito nella commissione XII degli Affari Sociali e Sanità del Parlamento e di relatore sulla ricerca con animali di laboratorio; la dott.ssa Russo Menna ha ricordato le sue radici vastesi e poi la realizzazione del suo sogno di lavorare in campo scientifico, come medico
anestesiologico, al Virginia Commonwelt University- Health System, VCU-HS, Richmond, Virginia, USA; il prof. Stuppia ha esplicitato la sua contentezza per il lavoro di ricercatore e di divulgatore scientifico in ambito accademico e nella partecipazione a convegni e pubblici dibattiti; la dott.ssa Suriani ha raccontato l’esperienza che fa sia in campo lavorativo (Medicina del Lavoro) presso la ASL sia come Assessore alle Politiche e ai Servizi Sociali del Comune di Vasto.
Nella seconda parte del dibattito si sono sviluppati i punti nodali della ricerca oggi. Li possiamo riassumere così: la carenza di fondi, perché una ricerca seria costa economicamente; la ricerca va valutata in base all’obiettivo e alle aspettative; non si può fare ricerca se poi non si applica all’uomo; in Italia bisognerebbe investire di più nella ricerca, perché la ricerca fa girare anche l’economia e soprattutto non costringe i bravi ricercatori ad “emigrare” all’estero. La terza parte ha riguardato le prospettive della Sanità e la maggior parte degli interventi sono stati d’accordo nel sottolineare che il futuro è rappresentato dalla “medicina personalizzata”.
Al termine della tavola rotonda i ragazzi della PhiOrchestra, composta dagli studenti dei Licei e diretti da Francesco Valente, hanno tenuto un’originale esibizione a sorpresa nell’atrio della scuola, sfruttando le proprietà acustiche dell’edificio per creare un affascinante effetto sonoro.