E’ una delle tradizioni più sentite dai vastesi, che ogni anno affollano il centro storico per partecipare ad una sorta di rito collettivo, il canto della Pasquetta. La sera del 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, chiamata appunto “la Pasquetta” (da non confondere con il lunedì dell’Angelo, il Pasquone) gruppi di musici e cantori si riuniscono per “portare” il canto popolare. L’origine di questa tradizione affonda le radici nel tempo e si tramanda di generazione in generazione. Tutti partecipano alla Pasquetta, dai gruppi storici a quelli che nascono anno dopo anno e riescono a mantenersi attivi. E così in ogni angolo della città, tra strade, piazze e case private, risuonano le note e le parole che raccontano la visita dei re Magi alla grotta di Betlemme.
Il bello della Pasquetta è che ogni gruppo ha una sua caratteristica, che rende l’esecuzione del canto unica nel suo genere. I primi a riunirsi, in piazzetta San Pietro, sono gli amici della Comitiva del Cavaliere (Le foto), fino a due anni capitanata dal vulcanico Cavaliere Enzo Ronzitti ed oggi portata avanti dai figli nel ricordo di uno dei più grandi cultori delle tradizioni popolari. Il rituale della Comitiva vuole che si faccia prima la prova all’interno del locale di Enzo Ronzitti jr. e poi si passi in piazza, dove nel frattempo si sono radunati tanti amici. Il canto è accompagnato da una grande gestualità e qualche gag, che vede al centro dell’attenzione il mitico Capitano e i figli del Cavaliere.
Il gruppo “storico” è quello chiamato Vasto com’era (Le foto). Per loro l’inizio delle esibizioni è nella chiesa di Sant’Antonio, al termine della Santa Messa celebrata da Don Stellerino, con il canto che attraverso l’emittente Trsp raggiunge le case di tantissime persone. Le voci possenti dei cantori guidati da mastro Paolo Gileno interpretano con trasporto le parole della Pasquetta e del Capodanno. Immancabile il canto de La Zingarella, in cui i diversi solisti danno prova di potenza canora. Con loro tanti bravi musici e un giovanissimo cantore, il piccolo Tommaso, che già da qualche anno è protagonista con voce e tamburello, pronto a raccogliere l’eredità degli anziani cantori. Il gruppo si è poi spostato in piazza Diomede, dove l’amministrazione comunale aveva posizionato un palchetto, accolti da tantissime persone che hanno applaudito la loro esibizione.
Come nel 2013 sono tornati ad impazzare per la città i ragazzi del Gruppo Bozzelli (Le foto). I giovani, tra studenti universitari e lavoratori, hanno portato tanta allegria con chitarre (tra cui una elettrica con amplificatore a tracolla), tamburi, violino e ddubbotte. Versione più concisa della Pasquetta seguita poi da un altro canto della tradizione vastese, “La Scaffette”. Per i ragazzi tradizionale giro dei bar e dei locali del centro storico per ricevere i “doni” come recita la canzone: “e date a noi un gallinaccio, o salsicce o sanguinaccio”.
Anche il Gruppo delle Famiglie della Parrocchia Santa Maria Maggiore (Le foto), insieme alla Confraternita Sacra Spina e Gonfalone, ha voluto impegnarsi nell’organizzare il canto della Pasquetta. Prima tappa nell’androne del palazzo dove risiedono le suore, in via Santa Maria e poi, accompagnati da due befane, che hanno distribuito caramelle ai bambini, seconda cantata ai piedi della statua di Gabriele Rossetti.
Sono stati tanti piccoli musicisti i protagonisti della Pasquetta del Coro Polifonico Histonium (Le foto). Appuntamento alle 19.30 davanti alla cattedrale di San Giuseppe, con i coristi che hanno portato amici e parenti. Il maestro Luigi Di Tullio ha guidato il canto accompagnandolo con la fisarmonica, mentre erano davvero tanti i bambini muniti di tamburelli, cembali, flauti e altri strumenti, che non hanno sbagliato un colpo durante il canto della Pasquetta. Anche per il gruppo del Coro Polifonico la Pasquetta è stata seguita dal Buon Capodanno. Seconda tappa, con tanta gente ad applaudire l’esecuzione, davanti al Presepe in piazza Rossetti. Poi una puntata presso l’Oratorio Salesiano, con il canto apprezzato anche dai sacerdoti della comunità, alcuni dei quali arrivati da poco a Vasto e quindi molto incuriositi dall’avvenimento.
Per tutti i gruppi, poi, la serata si è conclusa con una cena in allegria, cucinando quanto raccolto nel consueto “tour” che ha toccato le attività commerciali, in particolare le macellerie, a cui sono stati chiesti, a ritmo di musica, i doni della Pasquetta. La nota certamente positiva è la tanta gente che ha seguito i diversi gruppi di cantori, per una tradizione sempre viva e che in futuro potrebbe essere ancora migliorata nella sua organizzazione per farla divenire un attrazione anche per chi non risiede a Vasto.
Nel video abbiamo raccolto tutte le esecuzioni, miscelando le strofe eseguite dai diversi gruppi per farne un’unico canto della Pasquetta.