L’hanno chiamata “La battaglia di Natale: scegli l’Italia“. E’ la grande mobilitazione organizzata da Coldiretti contro le importazioni di materie prime di bassa qualità che entrano in Italia indirizzate a diversi stabilimenti industriali e seminidustriali per essere spacciate in un secondo tempo come prodotto nazionale. Ieri gli agricoltori e i rappresentanti delle istituzioni erano al passo del Brennero, varco cruciale per i traffici tra l’Italia e il resto dell’Europa per verificare direttamente autobotti, camion frigo, container provenienti dall’estero. Obiettivo: smascherare il “finto Made in Italy” diretto sulle tavole in vista del Natale all’insaputa dei consumatori per la mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti.
Nutrita la rappresentanza abruzzese, con più di duecento imprenditori agricoli, otto parlamentari, tre provinc e e 75 Comuni rappresentanti. “Attraverso il valico Brennero giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri ma anche milioni di cosce di maiale per fare i prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di frutta concentrati e altri prodotti che stanno determinando gravi danni all’economia nazionale, per non parlare del grande inganno a danno dei consumatori ignari che credono nella sicurezza del prodotto italiano ma sono costretti a mangiare, inconsapevolmente, cibo che viene dall’estero sotto falsa identità – spiega il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Abruzzo Simone Ciampoli -. La manifestazione del Brennero è così un ulteriore tassello per far conoscere una problematica particolarmente sentita e molto penalizzate, che va risolta filiera per filiera. Non sono poche le situazioni ‘anomale’ che oggi sono venute alla luce e che vanno combattute una volta per tutte per il bene dell’Italia e di una regione a forte vocazione agricola come l’Abruzzo”.
Una mobilitazione nazionale che, in Abruzzo, ha avuto una fortissima eco soprattutto tra le istituzioni, soprattutto perché tra i prodotti maggiormente contraffatti ci sarebbero proprio alcuni dei capisaldi dell’economia agricola regionale, tra cui l’olio, il latte, la stessa carne di maiale (come evidenziato nel filmato del Tg3). Anche la Regione, con una lettera del presidente Chiodi, ha espresso pieno appoggio delle iniziative messe in campo dalla Coldiretti per la tutela e la salvaguardia del Made in Italy agroalimentare.
Oggi dal passo del Brennero gli agricoltori abruzzesi si sposteranno a Roma insieme ai loro colleghi di tutta Italia, per manifestare in piazza Montecitorio e sensibilizzare le istituzioni più incisivamente. Saranno presenti anche l’assessore regionale Febbo e decine di gonfaloni comunali, a conferma della grande attenzione dell’Abruzzo nei confronti del problema. Verranno portati in piazza Montecitorio i maiali che gli allevatori non riescono più a mantenere nelle stalle per la concorrenza sleale di prosciutti e salami provenienti dall’estero che vengono spacciati come italiani.