L’Imu sulla prima casa rimane invariata, quella sulla seconda sale dal 9 al 10 per mille. L’imposta rimane all’8,1 per mille per i titolari di attività produttive e commerciali. Il gettito stimato dagli uffici municipali di Vasto è di quasi 800mila euro. L’aliquota Irpef, invece, è fissata allo 0.8%.
La seduta – Il Comune di Vasto farà pagare ai turisti la tassa di soggiorno. Con un voto a maggioranza, il Consiglio comunale di Vasto ha dato il via libera al regolamento sull’imposta, senza però decidere sull’entità, la cui determinazione spetta alla Giunta municipale. In passato si era parlato di una cifra di due euro a notte per ogni persona che trascorrerà a Vasto le proprie vacanze. Alcune stime sono state effettuate per importi da 50 centesimi a due euro. La legge nazionale consente si Comuni di salire fino a 5 euro a notte.
Alla presenza di alcuni operatori turistici, l’opposizione ha criticato fortemente il provvedimento, ritenuto da Nicola Del Prete (indipendente) “un balzello medievale”. Secondo Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia), “è vero che molti Comuni hanno adottato la tassa, ma molti altri hanno fatto marcia indietro. Di tutto c’è bisogno a Vasto, tranne di una tassa che mette in crisi un intero settore”.
“Questo documento – ribatte il sindaco, Luciano Lapenna – altro non è, se non la bozza di regolamento che nel 2011 ci è stata rimessa dalle associazioni di categoria” e poi ha elencato le sigle firmatarie.
“Nell’estate 2013 – precisa Antonio Del Casale, segretario del Pd – eravamo contrari perché riteniamo che l’imposta di soggiorno non debba essere utilizzata per ripianare i debiti del Comune. Si tratta, invece, di una tassa da discutere e concertare con gli operatori turistici. I proventi di questa imposizione fiscali verranno destinati allo sviluppo del turismo”.
Al termine di un serrato dibattito, la maggioranza di centrosinistra ha approvato il regolamento.
Consorzio di bonifica – All’unanimità il Consiglio comunale ha detto sì alla mozione presentata dal capogruppo del Partito democratico, Francesco Menna, sulla “situazione economico-finanziaria del Consorzio di bonifica Sud di Vasto”. Il documento impegna l’amministrazione comunale a “sollecitare l’immediato intervento dell’assessorato regionale all’Agricoltura”, affinché “provveda nell’immediato a garantire azioni tese alla erogazione di un cospicuo fondo vincolato al pagamento degli stipendi”; a “verificare la possibilità di ricomposizione del consiglio d’amministrazione e lo scioglimento della deputazione e degli organismi di rappresentanza”; infine a “esprimere ogni azione utile al rilancio di un ente fondamentale per l’economia agricola di un vasto territorio della nostra provincia”.
“Epsprimo soddisfazione per il voto unanime del Consiglio comunale”, commenta Menna. “Tutti i partiti hanno dato un importante contributo all’approvazione di questo documento”.
Tribunale – Approvata all’unanimità anche la delibera con cui l’amministrazione e le forze politiche si impegnano a sostenere il referendum contro la soppressione dei piccoli Tribunali, tra i quali anche i palazzi di giustizia di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona. Al momento del voto, Sigismondi è uscito dall’aula sostenendo che la battaglia referendaria non è efficace, “perché è una strada tortuosa e si richia, come avvenuto tante volte in passato, di non raggiungere il quorum. Più efficace sarebbe un’azione dei parlamentari di Vasto, che devono fare il loro dovere per salvaguardare il Tribunale”.
Tassa sui rifiuti – Rimane la Tarsu. Il Comune di Vasto non applicherà la nuova tassa, la Tares. Il via libera a questa decisione arriva con 13 voti favorevoli di altrettanti consiglieri comunali di maggioranza presenti in aula. Sulla Tarsu il prelievo provinciale sale dall’1 al 5%.