Con una Santa Messa organizzata dalla sezione vastese dell’Associazione Nazionale Carabinieri è stata celebrata ieri la festa della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. Nella cattedrale di San Giuseppe si sono ritrovati gli associati alle sezioni di Vasto e San Salvo dell’associazione, insieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, delle forze dell’ordine delle associazioni combattentistiche della città, oltre agli studenti della Scuola media, invitati per esprimere il senso di vicinanza dell’Arma con le nuove generazioni.
Ed è proprio ai ragazzi che don Gianfranco Travaglini, parroco di San Giuseppe, si è rivolto durante l’omelia. Il sacerdote, partendo dal senso di questa festa e dalle parole delle letture della giornata, ha voluto sottolineare come ogni azione compiuta, in ogni momento della vita, deve essere fatta nel segno della volontà di Dio. Ha poi ricordato il prezioso impegno dei carabinieri nella vita della comunità e nelle missioni di pace all’estero.
Prima della conclusione della celebrazione è stato il generale Gianfranco Rastelli a rivolgere un saluto ai presenti, richiamando le tre parole chiave di questa giornata, “Fede, Fedeltà e Fedeli”, che appartengono alla vita di ogni militare che presta o ha prestato servizio nell’Arma. Nelle parole del generale Rastelli il ringraziamento ai presenti per “aver voluto condividere con la nostra famiglia, quella dell’Arma, una giornata per noi così importante, momento di riflessione e di ricordo anche di chi non è più con noi”.
La Virgo Fidelis
Il titolo “Virgo Fidelis” che esprime in tutto significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidataLe da Dio, non ha mai avuto una risonanza universale e un culto particolare nella chiesa. Nella liturgia infatti non esiste una speciale festa. Il merito maggiore della diffusione e dell’affermazione del culto alla “Vergine Fedele” è della “Benemerita e Fedelissima” Arma dei Carabinieri d’Italia. Nell’Arma il culto alla “Virgo Fidelis” iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di S.E. Mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d’Italia, e di P. Apolloni S.J., Cappellano Militare Capo. Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l’iniziativa e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Vergine, Patrona dei Carabinieri. Lo scultore architetto Giuliano Leonardi rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte” (Apoc.2,10).
La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste Patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”.
L’8 dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l’istanza di S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber.