“Il metodo Stamina non è stato ostacolato dal mondo scientifico, ma da una parte di esso”. Lo ha sostenuto Davide Vannoni all’arrivo al Liceo scientifico Mattioli di Vasto, dove ha incontrato gli studenti della scuola e alcune rappresentanze di studenti degli altri istituti superiori della città.
Nell’aula magna, Vannoni ha parlato di Stamina, il controverso trattamento terapeutico a base di cellule staminali mesenchimali bocciato a settembre dal comitato scientifico istituto dal Ministero della salute per eseguire la sperimentazione. Esami i cui risultati vengono contestati da Vannoni e da coloro che sostengono Stamina.
Insieme a lui è giunto allo scientifico anche Andrea Sciarretta, il papà della piccola Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele affetta la Sma, l’atrofia muscolare spinale. Da tempo Andrea chiede l’autorizzazione affinché sua figlia possa accedere al trattamento del metodo Stamina.
L’arrivo di Vannoni a Vasto è stato preceduto da forti polemiche. Un gruppo di ex studenti del liceo ha scritto una lettera aperta alla preside della scuola, Silvana Marcucci, esprimendo “amarezza, perplessità e sconforto nel vedere Vannoni al Mattioli”. Tra questi, Vittorio De Iuliis, ingegnere. Lui e Luca Menichelli del Cicap (comitato italiano per il controllo delle affermazioni paranormali e le pseudoscienze) hanno sostenuto le ragioni del no a Stamina nel contraddittorio con il docente dell’Università di Udine. “Noi – afferma De Iuliis – più che essere contro Stamina, eravamo lì per lamentare l’assenza di un contraddittorio di alto profilo scientifico, e a difesa delle ragioni di scienziati e rappresentanti del mondo accademico che, denunciando l’assenza di pubblicazioni scientifiche e di risultanze oggettive che comprovino l’efficacia del metodo Stamina, chiedono che la terapia non trovi applicazione prima di aver attraversato la trafila di controlli che la medicina richiede a tutela della salute dei pazienti”.
Foto – Metodo Stamina, Vannoni a Vasto
Davide Vannoni ha incontrato gli studenti del Liceo scientifico Mattioli di Vasto.